L’ANNUNCIO
Varese, M5s: «Non saremo al presidio antifascista»
Rispetto delle Foibe, rischio di tensioni con il corteo e perplessità verso l’Amministrazione: queste le ragioni della scelta
Nei giorni scorsi il Movimento 5 Stelle di Varese ha espresso una dura condanna rispetto a quanto accaduto nella Sala ufficiale di Palazzo Estense, cioè le nozze a cui sono seguiti festeggiamenti con saluto romano. Ma non per questo i militanti del partito parteciperanno domani, sabato 10 febbraio, al presidio antifascista promosso dal centrosinistra cittadino. Le ragioni sono fondamentalmente tre: rispetto istituzionale verso il Giorno del Ricordo; volontà di evitare tensioni con il corteo promosso dal Comitato 10 Febbraio, di cui fanno parte gruppi di destra e che si terrà a poche centinaia di metri di distanza; e una forte perplessità sulla decisione dell’Amministrazione di concedere le autorizzazioni alle celebrazioni che, di fatto, hanno poi innescato tutta la polemica.
Come Gruppo territoriale del M5S di Varese e come M5S Provinciale, si legge in una nota firmata da Francesca Bonoldi e Luigi Genoni, «abbiamo scelto di non aderire al presidio, promosso dall’amministrazione comunale, in programma domani presso lo stesso Palazzo municipale. Innanzitutto appare inopportuna la scelta di organizzare l'appuntamento il 10 febbraio, nel Giorno del Ricordo, ricorrenza fissata da una legge dello Stato, che intendiamo rispettare per dovere istituzionale. Peraltro, in tale data e alla medesima ora, in città si prevede lo svolgimento di un corteo dei militanti di ultradestra, che giungerà in piazza Monte Grappa: questo potrebbe causare problemi di ordine pubblico, data la concomitanza delle due manifestazioni contrapposte».
«Non sfugge inoltre - prosegue la nota - come l'iniziativa sia stata promossa dall'amministrazione comunale, che è chiamata in causa rispetto a quanto accaduto, dal momento che l'utilizzo della sala cerimonie della sede istituzionale al gruppo estremista è stato consentito dal Comune, senza evidentemente effettuare le opportune verifiche rispetto ai rischi connessi a una tale concessione».
«Nel comunicato diffuso nei giorni scorsi, infatti - concludono dal M5s - abbiamo condannato l'episodio ma, contestualmente, abbiamo chiesto che venga fatta chiarezza sulle responsabilità. E di tali verifiche attendiamo i risultati».
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