IL CASO
Varese, chiosco di Villa Mylius: tutto da rifare
La società che aveva vinto il bando ha rinunciato all'attività. La Lega attacca il Comune
Il chiosco di Villa Mylius, che sorge in uno tra i più apprezzati e frequentati parchi pubblici di Varese, resterà senza gestore ancora per un po’. Almeno fino a quando verrà indetta una nuova gara per appaltare il servizio.
In base a quanto comunicato da Palazzo Estense, infatti, la società aggiudicataria è stata «convocata per la stipula del contratto, la stessa non si presentava e inviata a mezzo avvocato nota di recesso dal vincolo alla stipula del contratto in oggetto».
«L’apertura del chiosco - concludono dal municipio - è quindi subordinata all’indizione di una nuova procedura di gara che l’ente sta avviando».
«A seguito di una richiesta di accesso agli atti abbiamo appreso solo in data odierna - spiega la leghista Barbara Bison - che gli aggiudicatari del chiosco di Villa Mylius hanno esercitato il diritto di recesso. Il bando era stato concluso a giugno, vi era stata una proroga fino a settembre, quindi ora vorremmo capire perché da ottobre fino a gennaio non siano stati convocati i nuovi aggiudicatari per firmare il contratto. Inoltre, vorremmo capire quali saranno le condizioni di un eventuale diritto di recesso».
«Il risultato di tutto questo è che Villa Mylius da ottobre fino a non si sa quando, perché il bando dovrà essere ripubblicato per l’aggiudicazione, rimarrà sprovvista di un servizio essenziale per i cittadini a causa della disorganizzazione dell’Amministrazione comunale. Ancora una volta si hanno in mente le grandi opere ma non si ha un minimo di tutela per quello che c’è già e di attenzione per la cittadinanza».
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