SICUREZZA
Varese, con le forbici in Tribunale: fermato
Un uomo, imputato per porto di armi, è stato intercettato dalla vigilanza
Si è presentato in Tribunale perché era imputato in un processo per porto di armi od oggetti atti a offendere, ma il giovane è stato bloccato dagli addetti alla sicurezza perché il metal detector ha scoperto che aveva con sé un paio di forbici. Non contento, ha pure dato in escandescenze, urlando contro le guardie giurate di Sicuritalia e i carabinieri. L’informativa finirà negli uffici della Procura che deciderà come procedere nei suoi confronti.
Il varesino era atteso nell’aula di Palazzo di giustizia per un procedimento penale aperto nel 2019 dopo un controllo dei carabinieri in un bar di Barasso: fu trovato in possesso di un coltellino e di una pistola alterata in modo da poter sparare non proiettili ma dello spray al peperoncino. Fu denunciato e ora, dopo quattro anni, quel fascicolo è approdato nell’aula del dibattimento. Per la cronaca, davanti al giudice Alessandra Sagone e al pm Antonia Rombolà il giovane ha reso spontanee dichiarazioni sostenendo che portava con sé quegli oggetti a scopo di difesa (per la sentenza bisognerà attendere ottobre). Ma per accedere al palazzo di piazza Cacciatori delle Alpi ha dovuto sottoporsi ai controlli di sicurezza. E ha fatto scattare l’allarme a causa di quelle forbici, di media dimensione con impugnatura in plastica, che pretendeva di introdurre in aula. Pretesa che è stata ovviamente respinta dagli addetti alla sorveglianza.
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