IL PROCESSO
Varese, delitto Fabozzi. Domenichini: «L’ho trovata in un lago di sangue»
L’imputato per l’omicidio della pensionata ha parlato in aula. «Ho incrociato un uomo sulle scale». Il vaso “arma” del delitto
Sergio Domenichini, accusato dell’omicidio di Carmela Fabozzi, uccisa con nove colpi alla testa nella sua casa di Malnate il 22 luglio 2022, ha reso questa mattina, mercoledì 31 gennaio, dichiarazioni spontanee al processo che lo vede imputato pr l’omicidio. «Sono andato a casa di Carmela ho incrociato un uomo sulle scale, ho suonato ma non non mi ha risposto. Sentivo la radio, sono entrato e l’ho trovata a terra in un lago di sangue, le ho preso la mano destra e l’ho chiamata - ha detto Domenichini -. Accanto a lei c’era un vaso, l’ho preso e ho fatto un giro in casa per vedere se c’era qualcuno, poi ho posato il vaso su un mobile. Uscendo ho visto due cellulari sul tavolo e lì ho presi perché ho avuto paura essendo pregiudicato e avendo chiamato Carmela due volte in precedenza». Domenichini ha parlato per otto minuti, con un momento di commozione quando ha fatto accenno al ritrovamento del corpo.
L’udienza è durata circa un’ora. Nella prossima, il 14 febbraio, quando inizierà la sua discussione. Il 28 febbraio è attesa la sentenza.
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