ANNIVERSARIO DEL CARROCCIO
Varese: «Quarant’anni e autonomia». Doppia festa della Lega
Discorsi e risottata in piazza Podestà. Salvini: «Grazie a Bossi, senza di lui non saremmo qui
«Io non c’ero 40 anni fa, sono del 1973 e ho fatto la prima tessera nel ‘90. Ringrazio colui che tutto ha cominciato. Senza Umberto Bossi non saremmo qui e milioni di italiani non parlerebbero di libertà». Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha parlato questa mattina dal palco allestito in piazza Podestà, nel centro storico di Varese, alla festa per i 40 anni della Lega Lombarda. È arrivato insieme alla compagna, Francesca Verdini. «E ringrazio Roberto Maroni che ha preso il testimone e ha guidato la Lega nei mesi più complicati» ha aggiunto Salvini sottolineando che «io faccio il meglio delle mie possibilità da 10 anni, con anima, tempo e cuore e rischiando anche nel privato pur di portare avanti i nostri ideali». Salvini ha quindi lanciato un messaggio agli alleati del centrodestra in vista delle elezioni europee: «Spero di un un governo di centrodestra in Europa come in Italia. A Macron preferisco la Le Pen. Il mio motto è più Italia e meno Europa». Poi, a microfono spento, ha risposto così alla domanda sulle esternazioni ieri di Bossi, da Gemonio, e l’invito a cambiare segretario: «Bossi può dire quello che vuole, lui è fondatore della Lega».
«ABBIAMO IMPARATO DAI NOSTRI ERRORI»
Sul palco della festa, anche i ministri Roberto Calderoli, Giancarlo Giorgetti, Giuseppe Valditara, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il segretario lombardo, Fabrizio Cecchetti, e Massimiliano Romeo, capogrupppo al Senato.
Giorgetti: «Grazie ai militanti, a Umberto Bossi, a Maroni che non c'è più e a Matteo che porta avanti questa battaglia». Quella del Carroccio «è una storia che qualcuno di noi ha segnato con un po’ di ferite, ma ci sono tanti giovani che non erano neppure nati quando è nata la Lega lombarda. Una storia - ha aggiunto - che ha un obiettivo che non lo si raggiunge con un’autostrada in discesa, ma attraverso una tortuosa strada a tornanti. Un percorso e una storia fatta di grande intuizioni, ed evidentemente anche di errori».
«E probabilmente - ha proseguito il ministro di Cazzago Brabbia - noi siamo qua dopo 40 anni a festeggiare perché dagli errori abbiamo capito e corretto e siamo migliorati».
E ancora Giorgetti: «Siamo qui perché ci sono state persone incredibili, nella loro capacità di interpretare il momento, il loro tempo, la storia, la loro gente e che ci hanno insegnato come andare su quei sentieri tortuosi. E oggi siamo lì, vicini alla vetta, anche altre volte è accaduto e poi ci siamo trovati improvvisamente disillusi».
VALDITARA: «SCUOLE MAI PIÙ CHIUSE... »
«Il provvedimento è in dirittura d’arrivo. Non sarà più possibile chiudere una scuola in occasione di una festività non riconosciuta dallo Stato» così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara riferendosi a quanto avvenuto a Pioltello con la scuola chiusa per festa di fine Ramadam.
AUTONOMIA L’ALTRA FESTA
Lo hanno annunciato, anzi ribadito tutti i big della Lega: la seconda festa sarà il 29 aprile quando il provvedimento per l’Autonomia differenziata andrà al Senato dopo aver avuto il via libera alla Camera.
TUTELARE I TERRITORI
«Noi dobbiamo parlare delle cose positive, dei valori che sono a fondamento della nostra Lega, della concretezza che vorremmo esportare in tutto il Paese. Dobbiamo parlare di queste cose» ha detto Fontana replicando a chi chiedeva delle parole di ieri di Umberto Bossi. «L’impegno politico della Lega è tutelare sempre i territori, quindi io che sono lombardo devo tutelare la Lombardia».
RISOTTO PER TUTTI
A mezzogiorno, conclusi i discorsi, ecco la risottata del Carroccio. Dal balcone della sede, lo striscione: «Capo, Bobo, Matteo, una storia ci Lega».
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