LA PROVA
Varese salva per un... piede
Le immagini girate da uno spettatore dimostrano che la decisione degli arbitri è giusta: in OJM-Benfica il tiro della staffa vale solo 2 punti
Per un punto Martin perse la cappa, per un punto il Benfica Lisbona non è riuscita a replicare alla vittoria di Varese di 48 ore prima.
Morale, il tiro a fil di sirena del giocatore statunitense, che ha chiuso il match sul 70-72 a favore dei portoghesi è stato decisivo per annullare l’opzione dell’overtime.
Se infatti il piede destro di Raivio fosse stato un centimetro dietro la linea da tre punti, anziché sopra, il Benfica avrebbe chiuso sul 73-70, annullando la dote varesina, raccolta a Lisbona (75-72 per l’OJM).
Nel basket, infatti, a differenza che nel calcio, la linea è parte integrante dell’area esterna che delimita: vale per l’area esterna al campo di gioco (il piede o la palla sulla riga sono considerati già fuori del campo di gioco) ma anche per le delimitazioni della metà campo, dell’area e, appunto, dell’arco del tiro da tre punti.
Le proteste dei portoghesi a fine gara, comprensibili per la delusione d’aver solo sfiorato l’impresa, sono nei fatti smentite dal video postato su Facebook da uno spettatore, il varesino ex cestista Carlo Speroni, in posizione perfetta per giudicare la dinamica dell'ultimo tiro.
Gli arbitri, nella decisione più importante della partita, hanno visto bene. E Varese, nell’occasione fortunata, ha potuto festeggiare la più dolce delle sconfitte davanti ai suoi tifosi.
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