MATTONE
Case da ristrutturare nel Varesotto: impossibile venderle
L’analisi della rilevazione prezzi della Camera di commercio
Le vendite degli immobili comprati per investimento, da mettere a reddito soprattutto con la formula della locazione breve, stanno trascinando il settore immobiliare della provincia di Varese dove, al contrario, è diventato praticamente impossibile vendere, anche a prezzi stracciati, una casa da ristrutturare. I clienti, infatti, cercano soprattutto abitazioni in Classe energetica A o B, possibilmente con terrazzo o giardino mentre, sul commerciale, si comprano soprattutto capannoni di piccole o medie dimensioni. Sono alcuni dei principali temi emersi ieri mattina alla Camera di commercio di Varese, dov’è stata presentata la nuova edizione della “Rilevazione prezzi immobili”.
STOP AL BOOM POST COVID
Il quadro descritto nel volume realizzato con gli interlocutori del comparto del mattone, è quello di un Varesotto con compravendite leggermente in calo rispetto al super 2022, ma che, tutto sommato, tengono botta nonostante la crescita dei tassi e degli interessi, che ha frenato il ricorso ai mutui. E quindi si è di fronte «a una provincia – come ha detto Mauro Vitiello, presidente dell’ente camerale – comunque molto appetibile per vivere e lavorare e su cui investiremo molto per proporla agli acquirenti perché, rispetto ad altri territori vicini a noi, crediamo che qui si possano compiere degli affari economicamente interessanti, presentandoci con quello che offriamo di valore, ovvero una zona dove i servizi e la qualità della vita sono di altissimo livello. Penso, per esempio, ad azioni inedite, come l’organizzazione di tour di potenziali clienti per mostrare le qualità della nostra zona che vadano gli incontri in ufficio o nella visita di una soluzione abitativa».
GLI INVESTIMENTI
Nel frattempo, a trainare il settore, c’è comunque il fenomeno dell’acquisto per investimento, tradizionalmente un “porto” sicuro e contro l’inflazione per i dané dei varesini: «Mettendo a reddito un immobile comprato ai prezzi di oggi – ha affermato Dario Vanetti, vicepresidente di Fimaa – si riesce a portare a casa un rendimento del 7-8%». Mica male. Al contrario, «a causa dell’aumento esponenziale dei costi delle ristrutturazioni, sono diventate praticamente invendibili, anche a prezzi stracciati, le abitazioni da ristrutturare». Non resta che vedere cosa succederà ora che per l’edilizia terminerà con la “sbornia” del Superbonus.
LE SECONDE CASE
Intanto, come ha sottolineato Riccardo Ortiz, presidente di Fiap, «sugli immobili comprati per investimento, soprattutto nelle zone turistiche dei laghi, vanno bene le seconde case e chi compra per effettuare delle locazioni brevi, dove il margine di guadagno è maggiore e allo stesso tempo diminuisce il rischio di morosità. In questo modo il mercato ha assorbito il contraccolpo della classe media, frenata dagli acquisti a causa di tassi e mutui alti» che, tuttavia, dovrebbero scendere a breve. In tal senso, infatti, Bernardo Bianchessi di Anama ha descritto un mercato «con tante vendite chiuse coi contanti, mentre il problema è trovare degli immobili da mettere nel portafoglio da offrire ai clienti. Soprattutto perché si cercano soltanto soluzioni di qualità, a partire dalla Classe energetica A o B al massimo».
I CAPANNONI
Infine la situazione degli immobili commerciali dove, anche qui, il quadro della provincia è eterogenea. Mentre a nord i negozi chiudono e si faticano a vendere capannoni di grandi dimensioni, a sud, come ha detto il presidente Vitiello, «Novartis ha venduto un suo sito enorme in 48 ore e a Origgio, si sta insediando un’azienda tedesca su 25.000 metri quadrati coperti. Insomma, dove ci sono le infrastrutture, qualsiasi tipo di immobile commerciale è vendibile, bene e in pochissimo tempo».
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