IL PREMIO
Villa Toeplitz tra i dieci gioielli
Gli splendidi giardini varesini sono stati inseriti nella ristretta cerchia dei candidati che si contenderanno il titolo di "Parco più bello d'Italia"
Il parco di Villa Toeplitz nella "top ten" che si contende il riconoscimento di Parco più bello d'Italia, giunto quest'anno alla tredicesima edizione e in questo 2015 ancora più importante perché legato a Expo.
Proprio a poche settimane dall’inaugurazione dell'imperdibile evento, il comitato scientifico del concorso si è riunito per decretare la rosa di finalisti delle bellezze verdi, selezionate tra gli oltre mille giardini visitabili e affiliati al network “Il Parco Più Bello d’Italia”: un inestimabile patrimonio pubblico e privato costituito da splendidi giardini, parchi, orti botanici, distese verdi progettate e impreziosite da veri e propri tappeti di fioriture, sculture vegetali, labirinti di siepi e filari alberati di ogni specie.
Il parco varesino, esteso otto ettari, venne ideato, tra il 1920 e il 1927, dal suo proprietario, il banchiere di origine polacca Giuseppe Toeplitz, con l’intervento dello studio “L. Collin - A. Adam & C.” di Parigi. L’impianto del parco presenta un disegno formale nella zona centrale e in prossimità degli edifici, mentre ha una configurazione paesaggistica nell’area a est con viali sinuosi e radure nei boschi misti ricchi di specie esotiche, per lo più conifere. Vi si ammirano imponenti esemplari di sequoie, cedri del Libano e dell’Himalaya assieme a faggi maestosi. Il percorso principale sale dall’ingresso alla collina detta "belvedere" attraverso scenografiche quanto monumentali gradinate e cascate in porfido interrotte da fontane in mosaico e marmo con giochi d’acqua, che evocano ambientazioni islamiche Moghul concepite da Edwige Mrozowska, moglie di Toeplitz e appassionata viaggiatrice nei paesi asiatici. Dal 1972 la proprietà è del Comune di Varese che l’ha destinata a parco pubblico con aree per il pic-nic e giochi per i bambini. Nella villa sono ospitati il Museo etoarcheologico Castiglioni e una sede della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Insubria.
Proseguendo tra le dieci candidature, si scende a Lainate, con la splendida Villa Visconti Borromeo Litta, realizzata intorno al 1580 per volere di Pirro I Visconti Borromeo, che affidò all’architetto Martino Bassi la trasformazione della preesistente dimora in una delle più ammirate residenze nei dintorni di Milano. Dal 1971 la villa è proprietà del Comune di Lainate che ha promosso diversi interventi di restauro, tra cui, in coincidenza con Expo 2015, il risanamento e rimessa in funzione delle ottocentesche serre delle orchidee, che ospiteranno manifestazioni internazionali.
Altre strutture comprese nei "magnifici dieci"il giardino di Villa Grock a Imperia, Villa Serra di Sant’Olcese (Genova), il Giardino dei Tarocchi di Garavicchio Capalbio (Grosseto), il Giardino Garzoni di Collodi a Pescia (Pistoia), Villa Medici sul Pincio, a Roma, il Giardino di Ninfa, a Latina, il Giardino Botanico della Cutura a Giuggianello (Lecce) e Villa Caristo a Stignano (Reggio Calabria).
Entro la prossima estate, tra questi dieci finalisti, verranno eletti i due vincitori, rispettivamente per la categoria Parchi Pubblici e per la categoria Parchi Privati. Il Comitato scientifico - che per la selezione ha tenuto conto dell’interesse botanico e storico-artistico, dello stato di conservazione, degli aspetti connessi con la gestione e la manutenzione, dell’accessibilità e dei servizi, delle relazioni con il pubblico e della promozione turistica - è composto da sette grandi esperti del settore.
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