Zuckerberg cerca di cacciare nativi hawaiani dal suo paradiso
Patron di Facebook intenta azioni legali per costringerli a vendere
Roma, 20 gen. (askanews) - Mark Zuckerberg, il patron di Facebook, ci tiene alla privacy. Sopratutto alla propria. E ci tiene tanto da voler scacciare centinaia di hawaiani dai loro terreni ancestrali che si trovano su una spiaggia per lo più di sua proprietà, comprata per la modica cifra di 100 milioni di dollari. Lo racconta oggi l'Independent.
Il fondatore del social network più famoso del mondo ha lanciato - spiega il giornale - un'azione legale per cercare di costringere i proprietari di questi piccoli pezzetti di terreno a cedere la loro proprietà nell'isola di Kuai.
Una legge del 1850, conosciuta come Legge Kuleana, dà a decinedi famiglie native il diritto di vivere in piccoli pezzetti di terreno, che sono oggi nel'ambito della proprietà del miliardario, il quale evidentemente non gradisce la prospettiva di avere degli estranei nel suo paradiso.
Così, in maniera riservata, Zuckerberg ha avviato una serie di iniziative legali contro centinaia di hawaiani attraverso diverse compagnie di cui è proprietario, ha spiegato l'Independent. La difficoltà principale per il magnate, al momento, appare quella d'individuare l'identità dei diversi proprietari, che sono discendenti degli assegnatari e spesso hanno suddiviso le loro microproprietà tra eredi o vendendole.
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