IL TRIONFO
È di Besnate il re dei canarini
Alessandro Gaiazzi ha vinto a Napoli il suo quinto titolo mondiale consecutivo con un esemplare di Irish Fancy

Alessandro Gaiazzi si è laureato lo scorso weekend a Napoli campione del mondo di ornitologia per il quinto anno consecutivo: per il besnatese appassionato di canarini è un record.
QUINTO MONDIALE
Un’ascesa iniziata nel 2017 con la vittoria ai mondiali in Spagna, bissata l’anno successivo a Cesena, terzo alloro nel 2019 in Olanda, quarto trionfo nel 2020 in Portogallo ed infine, dopo i due anni di stop dei mondiali a causa della pandemia da Covid 19, il quinto successo in quel di Napoli. Forse una passione non conosciuta ai più, ma Gaiazzi ha voglia di continuare a stupire e a vincere. «Non voglio fermarmi qui - ha detto rientrando da Napoli - l’obiettivo è vincere i mondiali l’anno prossimo in Spagna».
Caccia aperta, dunque, al sesto titolo mondiale.
IRISH FANCY
Il besnatese a Napoli ha vinto ancora una volta con la razza di canarino Irish Fancy, razza irlandese arrivata e riconosciuta in Italia quindici anni fa ma molto conosciuta nel mondo anglosassone. La caratteristica principale, e dunque la motivazione della vittoria sta nella capacità di stare sul posatoio tra i 65 ed i 75 gradi sulla base degli standard migliori richiesti appunto dagli irlandesi. Quella di Napoli non è stata soltanto la vittoria di Gaiazzi padre ma anche il primo importante successo per il figlio Filippo, alla prima competizione di livello internazionale, che è arrivato terzo. Una medaglia di bronzo che è anche segno di continuità generazionale. Basti pensare che il mondiale di Napoli ha visto l’esposizione di ben 21 mila canarini, e non solo, di diverse razze - la maggior parte (quasi i due terzi) provenienti dall’Italia, ma anche da Spagna, Belgio, Portogallo, Francia e Germania, con 2.100 allevatori giunti nel capoluogo campano dal mondo. Quella della famiglia Gaiazzi è una passione coltivata con cura, tanto che nel corso di un anno sono allevati circa 150 canarini: a Besnate, l’ornitologia è di casa.
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