NON SOLO NATALE
A Gorla Maggiore torna il Presepe di Pasqua
Si rinnova la tradizione grazie all'architetto Angelo Colombo e a don Valentino Viganò

Torna il “Presepe itinerante di Pasqua”, dal 24 marzo nella chiesetta di San Carlo. Dopo diverse tappe, l’evento riapproda in paese grazie all’architetto Angelo Colombo e al parroco don Valentino Viganò. Tra le novità di quest’anno la nuova illuminazione. A svelare la storia del presepe di Pasqua è l’architetto che ripercorre la storia tornando indietro nel tempo. Era il 2014 quando don Giuseppe Marinoni, decano della Valle Olona e parroco di Gorla Maggiore, ebbe la felice intuizione.
Ne pensò ogni aspetto affidando poi la realizzazione ai maestri del presepe di Gorla Maggiore: Salvatore Cannizzaro, Aldo Graziani, Eudenio Perin, Tino Gadda, CarloMaria Landoni, Luigi Saporiti, Angelo Colombo, Piermario Aldizio, Maurizio Lualdi, Gaetano Macchi, Giuseppina Aldizio, Grazia Barlocco e Tina Innocentina con la collaborazione degli alunni del liceo artistico Candiani di Busto. «Il presepe di Pasqua rappresenta il tempo compreso tra la Domenica delle Palme e il Lunedì dell’Angelo, attenendosi alla sequenza cronologica degli eventi descritti nei Vangeli. L’intenzione é quella di illustrare il significato teologico e religioso del periodo tra l’ Ultima Cena e l’Apparizione di Cristo all’incredulo Tommaso».
Persa nel tempo, la tradizione del Presepe Pasquale era diffusa nei secoli XVIII e XIX prima di essere quasi completamente dimenticatoa nell’Europa Centrale ed Occidentale, mentre è particolarmente diffuso in Europa Meridionale. «Siamo certi che il nostro Presepe Pasquale è l’unico sia in provincia di Varese che in quella di Milano», sottolinea l’architetto che ieri mattina insieme alla colonna del mondo del volontariato del paese Aldo Graziani ha svelato l’anteprima. «Un particolare importante da sottolineare è la modellazione delle statue realizzate a mano da Salvatore Cannizzaro e alcuni suoi allievi. Dal 24 marzo al 5 maggio la rappresentazione del Presepe pasquale si potrà visitare nelle chiesa di San Carlo.
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