DA GIOVEDÌ
Acqua, marmo e turismo sostenibile
Un percorso di 200 chilometri dal parco del Ticino a Milano per riscoprire la natura di un territorio stupendo

Il Parco del Ticino scommette sempre più sul turismo sostenibile e, dunque, slow. Lo fa con un progetto che prenderà il via dopodomani, giovedì 19 ottobre, con protagonista Sonia Cipriani, guida naturalistica del Parco e ideatrice del percorso che, insieme a un gruppo di camminatori, percorrerà l’intero cammino da Candoglia a Milano alla riscoperta delle vie del marmo rosa.
Si tratta di un itinerario a tappe per un totale di circa 200 chilometri da compiere in una settimana, ma soprattutto di un’immersione del viaggiatore nel territorio del Parco del Ticino con un occhio alle persone, alle tradizioni e all’ecosistema. Dunque il progetto “Percorsi d’Acqua” racconterà una storia lunga addirittura mille anni. «L’idea - ha spiegato Cipriani - è di promuovere un vero e proprio cammino laico che congiunge i comuni di Ornavasso e Candoglia al Duomo di Milano e la tematica è incentrata sulle vie d’acqua per il trasporto dei marmi di Candoglia usati per la costruzione del Duomo di Milano». Ha proseguito la promotrice dell’iniziativa: «Dal 2013, oltre alla progettazione dell’itinerario, ho dedicato tempo alla costruzione della narrazione che accompagna sempre le mie escursioni: il taglio è in primis antropologico e si sviluppa tracciando le connessioni tra l’uomo ed il territorio circostante». Racconto che utilizza anche le stazioni dei treni o le fermate degli autobus - tutti mappati, verificati e percorsi in accompagnamento - ed è prevista anche la partenza a piedi dall’aeroporto di Malpensa a testimoniare la volontà di valorizzare il territorio. «Coglieremo gli spunti - ha concluso - per riconoscere connessioni a volte insospettabili e ricostruiremo insieme tutte le vie d’acqua che colorano il paesaggio di azzurro e di biodiversità». Un progetto che il Parco del Ticino - lo dice la presidente Cristina Chiappa - sostiene pienamente nell’ottica di un turismo lento che consenta una conoscenza più diffusa delle bellezze circostanti.
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