TACCUINO
Adidas e Puma: una celebre faida familiare
La storia di due fratelli che, partendo da una cittadina bavarese, sono destinati a diventare nemici e rivali

Fatti umani e avventure sportive. Trionfi e sconfitte. Drammi familiari e passioni. Intuizioni geniali e tradimenti. E scarpe. Due fratelli che, partendo da una cittadina bavarese, sono destinati a diventare nemici e rivali. E a segnare un’epoca. Una storia che Barbara Smit, giornalista che si è occupata di grandi aziende per testate come Financial Times, International Herald Tribune, Economist e Time, solo per citarne alcune, racconta in La sfida del secolo. Storia dei fratelli nemici che fondarono Adidas e Puma (Limina Edizioni). E una storia che ha visto l’autrice del libro, per poterla raccontare e indagare, viaggiare in Europa e negli Stati Uniti per anni, intervistando persone che avevano ricoperto ruoli chiave nelle due aziende, consultando documenti riservati e portando alla luce particolari esclusivi.
I due fratelli si chiamavano Rudolf e Adolf Dassler, classe 1898 il primo e 1900 il secondo: i primi passi nel mondo delle calzature li muovono iniziando a lavorare nella piccola fabbrica del padre, mostrando due personalità forti che difficilmente riescono a coesistere in un’azienda familiare di quelle dimensioni. Presto ciò che realizzarono, la Ruda, poi rinominata Puma, per quanto riguarda Rudolf, l’Adidas per quanto concerne Adolf sarebbero diventate qualcosa di immortale. Barbara Smit ricostruisce la genialità e le scorrettezze, in un famiglia che si spacca tra litigi, delazioni, un arresto, fughe rocambolesche e infarti. Per due storie che sono un’unica storia che parla non solo di affari, ma di una vera e propria rivoluzione nel mondo dello sport: sponsorizzazioni, la nascita del marketing moderno, vicende che segnano il solco della trasformazione dello sport, dal dilettantismo spensierato a settore di grande competizione.
L’edizione del volume, aggiornata e rivista per il pubblico italiano, presenta quella che può essere considerata la sfida del secolo, l’intreccio di fatti umani e avventure sportive. Con alla base, comunque, sempre, una passione inarrestabile, pur nei drammi familiari, nella comparse inaspettate di competitor, di trionfi a cui seguivano anche sconfitte clamorose. Un libro che lo Wall Street Journal ha definito “ben documentato, ricco di aneddoti. Una storia incredibile di intuito, soldi e competizione” e David Maraniss, giornalista Premio Pulitzer, “un’indagine giornalistica di prim’ordine”.
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