IL CASO
Multata per un libretto da 5 euro
Anziana di Arcisate si dimentica di chiuderlo: dovrà pagarne 250

Un vecchio libretto postale al portatore, dimenticato in un cassetto con un saldo di appena 5 euro e 82 centesimi, è costato a una cittadina di Arcisate e una sanzione da 500 euro, poi scesa a 250.
Colpa del mancato rispetto di una scadenza fissata per legge, quella del 31 dicembre 2018.
Da quella data, infatti, tutti i libretti al portatore – bancari e postali – dovevano essere estinti. Pena, appunto, una multa tra i 250 e i 500 euro. Il provvedimento rientra nel piano di contrasto al riciclaggio di denaro, previsto dal decreto legislativo 231 del 2007 e aggiornato nel 2017. Dal 4 luglio 2017 è vietata l’emissione di nuovi libretti al portatore e quelli esistenti andavano chiusi entro la fine del 2018. Una norma che mirava a impedire movimenti anonimi di denaro e che ha spinto l’Italia a recepire un bando internazionale sul tema.
IL CASO DI ARCISATE
La donna si è ritrovata nel mirino dell’ufficio antiriciclaggio di Milano della Ragioneria territoriale dello Stato, che ha aperto un procedimento sanzionatorio. Il libretto era stato aperto anni prima e mai chiuso, forse per dimenticanza. L’importo era minimo, ma la legge non prevede eccezioni. Contestata la violazione dell’articolo 49, comma 12, è stato dato termine per presentare deduzioni difensive. Attraverso il proprio legale (lo studio Breda di Arcisate), la donna ha spiegato come il saldo fosse irrisorio e ha allegato documentazione sanitaria attestante gravi patologie, chiedendo che fosse applicata la sanzione minima. Nessuna intenzione elusiva, né tantomeno operazioni sospette, ma solo una dimenticanza.
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