ROMA
Al via seduta Camera, quattro mozioni su Gaza e Medio Oriente

(ANSA) - ROMA, 21 MAG - E' iniziata la seduta dell'Aula della
Camera con all'ordine del giorno la discussione delle mozioni su
Gaza. Sono quattro i documenti presentati sullo stesso tema: uno
congiunto di Pd, M5s e Avs; un altro di Iv; un terzo della
maggioranza e un quarto di Azione. La mozione di maggioranza
chiede di "sostenere, insieme ai partner europei e
internazionali, ogni tentativo di soluzione negoziata tra
Israele e i rappresentanti palestinesi - anche a partire dal
piano predisposto dai Paesi arabi - per la stabilizzazione e la
ricostruzione di Gaza e per consolidare in modo permanente la
cessazione delle ostilità, anche nell'ottica di rilanciare un
processo politico verso una pace giusta e duratura in Medio
Oriente, basata sulla soluzione dei due Stati, con Israele e uno
Stato di Palestina che vivano fianco a fianco in pace e
sicurezza, all'interno di confini mutualmente riconosciuti". Lo
stesso documento punta a "lavorare affinché le parti, nel
rispetto del diritto internazionale umanitario e della legalità
internazionale, giungano all'immediata cessazione dei
combattimenti, alla liberazione degli ostaggi ancora nelle mani
di Hamas, al ripristino delle condizioni che consentano
l'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza".
La mozione unitaria di Pd, M5s e Avs, invece, impegna, tra le
altre cose, l'esecutivo a "provvedere all'immediata sospensione
dell'importazione degli armamenti dallo Stato di Israele", a
"sostenere in sede europea l'adozione di sanzioni nei confronti
del Governo israeliano per la sistematica violazione del diritto
internazionale e del diritto internazionale umanitario" e a
"dare piena attuazione ai mandati di arresto emessi dalla Corte
penale internazionale". Lo stesso documento chiede anche di
"riconoscere la Palestina quale Stato democratico e sovrano
entro i confini del 1967, con Gerusalemme quale capitale
condivisa, che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto
allo Stato di Israele" e di "intraprendere con urgenza, nelle
opportune sedi internazionali ed europee, ogni iniziativa utile
volta all'immediata interruzione, nonché alla ferma condanna del
Piano 'Carri di Gedeone', atto finale mirato a concludere un
progetto di annientamento sistematico di una popolazione
martoriata dal conflitto in atto nella Striscia di Gaza".
(ANSA).
© Riproduzione Riservata