IL REPORTAGE
Alptransit, il viaggio nel futuro fra binari e asfalto
In anteprima la visita al cantiere del sottopasso ferroviario che eliminerà il passaggio a livello di Laveno Mombello. Da Zurigo a Milano in due ore e mezzo
Tre giorni di tempo alla “velocità” - si fa per dire - di pochi millimetri l’ora per spostare di 38 metri, dal luogo di costruzione a quello di posizionamento, un monoblocco in cemento armato di 2.500 tonnellate appoggiate sopra una serie di pistoni oleodinamici a spinta: è il cuore delle “Opere sostitutive del passaggio a livello” in corso lungo la Sp394, chiusa dal 5 febbraio scorso da e per Cittiglio, il cui epicentro è la realizzazione di un sottopasso ferroviario che rivoluzionerà l’entrata e l’uscita da Laveno Mombello. Un cuore che ha cominciato a pulsare da quando, terminato qualche giorno fa lo slittamento suddetto, l’imponente manufatto ha sostituito il ponte provvisorio realizzato per non interrompere la linea ferroviaria a binario unico che collega la cittadina lacuale a Varese e Milano. In precedenza, si era tra fine giugno e inizio luglio, era stato effettuato il collaudo dell’opera: caricata al centro con 103 tonnellate, aveva manifestato una flessione di 1,86 millimetri contro i 7 ammessi quale limite massimo. Come dire che sarebbe in grado di sopportare il peso contemporaneo di dieci treni.
NEL CUORE DELL’OPERA
«Insieme al rispetto degli aspetti normativi, l’intersezione fra strada e ferrovia è stato il nodo principale da sciogliere - spiega l’ingegner Massimo Mangini, direttore lavori - perché l’impossibilità di bloccare il traffico su rotaia ci ha costretti a lavorare su questa parte del progetto per sole 3 ore al giorno intervenendo di volta in volta sull’alta tensione da togliere». Al suo fianco, il direttore tecnico Franco Baldi, il dirigente della Provincia Giuseppe Ruffo e altre maestranze accompagnano a un sopralluogo che riempie gli occhi di soddisfazione: il grosso dei lavori è stato portato a termine in meno di otto mesi, adesso la speranza è che quelli a venire si mostrino clementi dal punto di vista meteorologico in modo da poter consegnare l’intera opera in tempo per Pasqua 2025, a fine aprile, tradizionale data d’inizio della nuova stagione turistica.
Il servizio completo sulla Prealpina di sabato 5 ottobre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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