L’INTERVENTO
Arona, un milione per non far crollare la rocca
In arrivo nuovi fondi per il restauro del sito storico. La stradale potrebbe essere chiusa per i lavori

La Rocca dei Borromeo potrebbe crollare? Il Comune di Arona lo teme ed è pronto a realizzare un progetto da un milione di euro a quasi totale onere dello Stato.
La giunta comunale leghista infatti ha approvato un progetto di fattibilità tecnico ed economica da 990.000 euro dopo aver effettuato, nei giorni, una specifica indagine geologica con degli esperti che si sono calati sul fronte della montagna che incombe sulla Statale ancora a senso unico alternato dopo il crollo di due anni fa. Spiega il responsabile dell’Ufficio Tecnico Mauro Marchisio: «Ai fini di predisporre un progetto era necessario procedere ad un rilievo con dei laser scanner e dei controlli in sede, guidati dal geologo aronese Fulvio Epifani per predisporre le eventuali opere di riassetto e messa in sicurezza della vasta parete rocciosa.»
Il progetto è stato redatto, a tempo di record, sulla base degli studi della ditta Imageo di Caluso e prevede una spesa da quasi un milione di euro, di cui il 5% (49.500 euro) sarebbe finanziato dal Comune ed il rimanente sarebbe a carico del Ministero dell’interno per una quota di 940.500 euro. Marchisio spiega: «Il Ministero ha fissato la scadenza per la presentazione delle opere con cui si chiede il contributo al 15 febbraio, da qui l’urgenza per poi ottenere il via libera dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti contando poi su un contributo da parte di Anas. I rilievi hanno evidenziato che le reti paramassi presenti ora sono obsolete e poco ancorate al terreno. Risalgono ad oltre 20 anni fa quando furono messe da Comune e da Anas dopo il crollo di alcuni sassi sulla sede stradale. Possono proteggere da crolli di materiale di limitata mole, ma non da cedimenti strutturali o di grande dimensione che finora non si sono mai verificati. Tuttavia nel progetto è previsto un’esplorazione interna ed in profondità nel cuore della roccia per verificare se la dolomia, di natura carsica, abbia creato dei cedimenti interni, poco visibili all’esterno, ma che a lungo andare potrebbe fare crollare parte della parete con effetti devastanti.»
In passato ci furono dei crolli di massi vicino alla discoteca «La Rocca» (ora chiusa, ndr), ma quel fronte non preoccupa. Gli esperti sostengono che sia più a rischio la parete rocciosa che dà sulla Statale, sul nuovo marciapiede che verrà realizzato e sull’immobile della Nautica e sulla spiaggia delle Rocchette. Da qui l’idea di intervenire in modo imponente dopo che il Comune ha già speso circa 50.000 euro negli anni passati per sistemare le attuali reti paramassi.
I Borromeo, proprietari dell’area in concessione al Comune non sarebbero chiamati a partecipare alla spesa. Nel 2000 ci fu un lungo braccio di ferro tra il Comune e i Borromeo per la posa delle attuali reti, sulla competenza di chi dovesse poi pagare l’intervento che poi fu a carico del Comune e della Regione dopo mesi di chiusura a senso unico alternato della strada. Quindi se i fondi fossero approvati c’è il rischio che in futuro la Statale venga di nuovo chiusa per lavori. Intanto proprio nei giorni scorsi si sono conclusi i restauri dei ruderi della Rocca: costo dell’operazione circa 800.000 euro finanziato da Fondazioni Bancarie e dagli stessi Borromeo.
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