LA TRUFFA
Falsi addetti Enel al citofono
Il sindaco: «Se vengono da voi, segnalatelo in Comune»

Truffe ad Arcisate e in diversi altri Comuni della Valceresio. Proseguono le “visite” di giovani che si qualificano come addetti dell’Enel alla porta di diverse abitazioni arcisatesi e insistono affinché gli utenti mostrino loro le bollette o direttamente il codice Pod (la serie di cifre attribuite al momento dell’allacciamento) con la scusa di verificare se questo sia stato modificato e se, per caso, l’utente stia pagando due bollettazioni.
In questi giorni sono passati nelle vie Matteotti, Libertà, Volta, Luscino e in altre zone ancora. Il sindaco Gianluca Cavalluzzi è preoccupato e invita tutti i cittadini a telefonare in Comune e a fare opportuna segnalazione, ma soprattutto insiste affinché le persone tengano ben presente che il Comune non ha autorizzato affatto degli operatori a fare controlli di questo genere. Una brutta avventura è capitata anche al presidente di Legambiente Valceresio Sergio Franzosi. «Secondo me questi ragazzi non sono nemmeno contrattualizzati - afferma -, ma alcuni di loro possono magari avere con le varie società qualche tipo di collaborazione a cottimo. A casa mia sono arrivati in tre, due giovani e una ragazza. Hanno suonato al campanello, sono uscito sul balcone e si sono presentati come addetti dell’Enel e mi hanno detto che dovevo cambiare compagnia. Tagliando corto, ho risposto che lo avevo già fatto e quindi loro hanno incalzato volendo sapere con quale società avessi fatto il contratto».
I tre hanno insistito perché Franzosi facesse vedere loro il documento, ripetendo che la loro società proponeva certamente prezzi più bassi. «Mi sono informato - prosegue il presidente di Legambiente - e so che, nella maggior parte dei casi, questi giovani non ricevono l’incarico direttamente dall’Enel, anche se loro si spacciano per suoi addetti. Con il mercato libero sono nate diverse società e questi giovani cercano di accaparrarsi dei contratti, noncuranti di quelli già in essere. Il risultato è che alcune persone si ritrovano con doppi contratti e doppie bollette».
A essere messe in pericolo sono soprattutto le persone anziane, che sono quelle più propense a dare fiducia. «La cosa più grave - sostiene ancora Franzosi - è che i tre, alle mie proteste e alle mie richieste di lasciar stare anche il mio vicino di casa, mi hanno detto di essere autorizzati dai carabinieri. Se io svolgo un lavoro regolarmente, non ho affatto bisogno di dire che ho il permesso dei carabinieri per farlo. Sono frasi che mettono in soggezione le persone e possono farle cadere nel tranello».
In provincia si sta diffondendo anche un nuovo tipo di truffa, perpetrata da persone che chiedono di entrare nelle case per controllare come sono tenuti cani e gatti e magari portarli via. Ma autorizzati ad operare sono solo Oipa, Lida o WolfRanger.
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