VALCERESIO
Sul treno con biglietti “fai da te”
Distributori automatici nelle stazioni di Arcisate e Induno: dopo due anni di attesa

Dopo quasi due anni d’attesa, nelle sale d’aspetto delle stazioni di Arcisate e Induno Olona sono stati installati, dai tecnici incaricati da Trenord, dispositivi automatici per l’acquisto dei biglietti e per l’attivazione degli abbonamenti del treno.
Per poterne usufruire, però, i viaggiatori dovranno attendere ancora qualche giorno, in quanto le “macchinette” non sono state attivate.
La nota positiva è che possono essere utilizzate sia monete che banconote ed esiste anche lo spazio per l’inserimento delle carte di credito. Le nuove “emettitrici di biglietti” non sono proprio nuove fiammanti, in quanto provengono dalla stazione di Cadorna e, in effetti, mostrano già qualche segno d’usura, ma poco importa. Ciò che conta è che, finalmente, i viaggiatori avranno a disposizione il servizio di biglietteria, senza dover ricorrere ai biglietti online o ai bar vicini alle stazioni.
Prendere il treno in Valceresio, insomma, diventerà molto più semplice.
«Finalmente, sebbene un po’ a singhiozzo, la nostra stazione ferroviaria si sta dotando di tutti i servizi necessari per una razionale e comoda fruibilità - afferma il consigliere comunale di maggioranza Fabio Zagari -. Per il nostro territorio rappresenta un valore aggiunto, perché, con il treno, oggi abbiamo la possibilità di raggiungere la Svizzera interna, da una parte, e Milano dall’altra, ovvero due poli economici e industriali molto importanti».
Zagari si augura che tutti gli amministratori locali lavorino, anche in rete, in modo tale che le stazioni di questi paesi non vengano considerate solo punti di passaggio, ma anche punti d’arrivo. «Dovremmo tutti impegnarci affinché, partendo dalla presenza di uno snodo ferroviario internazionale - prosegue Zagari -, si riesca a creare un indotto economico, attraverso la diffusione della conoscenza della nostra cultura e per mezzo del potenziamento delle vocazioni turistiche che ciascun paese della Valceresio, a suo modo, possiede. La ferrovia, dunque, come necessità, ma anche come fucina di sviluppo territoriale».
In Valceresio manca poi una relazione coordinata tra traffico su ferro e su gomma. Molto spesso si fa riferimento al fatto che, nella vicina Svizzera, le stazioni fungano da tappa fondamentale nel circuito del servizio di autobus postali, in modo che il viaggiatore possa contare sul trasporto pubblico integrato come reale possibilità di spostamento, sia per lavoro che per turismo.
«Un trasporto pubblico concretamente integrato da noi manca - ammette il consigliere -, tuttavia, anche sotto questo profilo, sono le amministrazioni locali che dovrebbero mostrarsi unite nel far presente una domanda forte alle aziende private dei trasporti». Infine la ferrovia potrebbe essere un mezzo di spostamento utile anche in questo periodo di pandemia.
«Io stesso uso spesso il treno per raggiungere il posto di lavoro oltre frontiera - conclude Zagari -. I treni internazionali sono sicuri e sottoposti a rigidi controlli. Rappresentano una valida alternativa alle auto private».
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