VERSO I MONDIALI
Arese a Tokyo prepara «una bella sorpresa»
La fiducia del tecnico Danzi e la preparazione con i big nel raduno in altura a Sankt Moritz. Convocate per l’appuntamento iridato anche Fontana e Troiani

A Sankt Moritz per costruire «una bella sorpresa». La chiama così Silvano Danzi. Di più non aggiunge, ma Pietro Arese sta lavorando molto bene nel raduno in altura.
LAVORO AD ALTA QUOTA
Dal 4 agosto è nell’appartamento di Celerina che condivide con altri atleti del college del mezzofondo dell’università dell’Insubria e ha la possibilità di correre con atleti di altissimo livello. Si allena con il gruppo guidato dal polacco Tomas Lewandowski, fratello di quel Marcin che è stato medaglia d’oro negli 800 agli Europei di Barcellona nel 2010. Svolge lavori di qualità perché la data dell’esordio ai Mondiali si avvicina e perché quest’anno non è stato semplice togliersi di torno i postumi dell’infortunio al tendine. Ora che la condizione è tornata quella che ha permesso a Pietro di volare, si può pensare a qualcosa di importante. «Sono molto fiducioso», ribadisce il tecnico che fa la spola tra Varese e l’Engadina per seguire gli allenamenti più importanti. Arese trova come compagni di training niente meno che l’olandese Niels Laros, giovanissimo e fortissimo. Classe 2005, è stato campione europeo under 18 dei 1.500 e dei 3.000, oltre che under 20 di 1.500 e 5.000. Con lui c’è il connazionale Stefan Nillessen, 3’29”23 sui 1.500. Del gruppo fa parte pure il keniano Timoty Cheruiyo, campione mondiale dei 1.500 a Doha nel 2019. Insieme stanno costruendo il loro perfezionamento in vista dei campionati iridati. Non solo. Hanno creato anche un bellissimo rapporto di amicizia che li porta a condividere momenti come la visita alle cascate di Chiavenna o le immancabili partite alla play station. Per non farsi mancare niente i mezzofondisti-amici hanno pure fatto assaggiare al keniano il tipico cibo valtellinese, gli sciatt con il formaggio fuso, e gli sono piaciuti moltissimo. «Abbiamo costruito un bel rapporto e questo aiuta ad andare sempre più forte», commenta Danzi.
IL TEST A CERNUSCO
Per testare la condizione Arese ha gareggiato ieri, lunedì 1 settembre, sulla pista di Cernusco sul Naviglio, al Memorial Rotta - Leggieri. Corre un 1.000 di alta qualità, nel quale l’obiettivo degli organizzatori era provare l’assalto alla MPI italiana (2’15”76, Andrea Benvenuti nel 1992) ma la pioggia torrenziale condiziona i tempi. L’allievo di Silvano Danzi resta attaccato a Federico Riva fino al contro-rettilineo, ma nel finale cala di colpi e chiude terzo in 2’19”70 con il romano al successo in 2’17”09. «Per com’è andata la stagione prendo e porto a casa questo risultato, poteva anche andare peggio non avendo finalizzato l’appuntamento dopo quattro settimane di carico. L’importante è aver risolto i problemi fisici, venerdì partirò per il Giappone con tante speranze» dice Arese dopo la prova.
IL VARESOTTO FA TRIS A TOKYO
Poi andrà dritto ai Mondiali con partenza prevista il 6 settembre mentre il primo turno, dopo aver smaltito il cambio di fuso orario, sarà il 14 settembre e «sarà il più duro», avverte Danzi. Il tasso di competitività di un campionato mondiale è altissimo ma Pietro Arese ha testa e gambe per provare a ribadire quanto valga quello che ha fatto vedere l’anno scorso: medaglia di bronzo agli Europei di Roma sui 1500 e primatista italiano con il tempo di 3’30”74 nella finale delle Olimpiadi di Parigi. Tanta roba, come si usa dire. Ma il meglio – ci contano sia lui sia il suo allenatore – deve ancora venire. Ma il Varesotto “porterà” a Tokyo tre atleti: oltre ad Arese ci saranno anche Vittoria Fontana e Virginia Troiani. Assente dalla lista dei convocati la legnanese d’adozione Giovanna Epis: scelta già da parecchie settimane per partecipare alla maratona iridata, non sarà a Tokyo per via di un ritardo di condizione che la priverà del secondo grande appuntamento consecutivo dopo aver corso la 42 chilometri e 195 più famosa di tutte, quella olimpica a Parigi 2024.
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