DISSESTO IDROGEOLOGICO
Arona, un mese senza Statale
Voragine all’ingresso della città. Traffico dirottato sul Vergante

Cede un tratto di una ventina di metri della Statale del Sempione tra Arona e Meina: resterà chiusa per almeno un mese.
La strada è sprofondata di fronte all’hotel Concorde, nel territorio di Arona. È accaduto verso le 12 di martedì 29 settembre.
A cedere improvvisamente è stata la corsia verso il lago, quella già interessata da lavori dopo un cedimento di minore entità avvenuto il 19 novembre 2019.
I tecnici dell’Anas erano già sul posto perché a giorni avrebbero dovuto cominciare i lavori di consolidamento proprio di quel tratto di litoranea.
Il Sempione è stato chiuso completamente.
Un anno fa il primo cedimento era stato sistemato provvisoriamente con una colata di asfalto, in attesa che Anas consolidasse il muraglione di sostegno, opere che erano previste in primavera e sono poi slittate a causa del lockdown per l’emergenza sanitaria.
L’abbassamento del livello stradale sarebbe stato provocato da una condotta per l’acqua piovana che scende dalla ex Cava Fogliotti verso il lago e che ha eroso tutta l’area sottostante alla statale.
Tullio Mastrangelo, assessore alla Sicurezza del Comune di Arona, afferma: «La voragine è di grossa entità e la strada potrebbe rimanere chiusa anche per un mese o forse più».
A dire l’ultima parola saranno però i tecnici dell’ente strade, come conferma Mauro Marchisio, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale: «Noi stavamo per provvedere alla sistemazione dell’impianto di illuminazione, carente in quel tratto.
Il danno è ingente, ma sarà Anas a fare i lavori». Federico Monti, neosindaco di Arona, dichiara: «Quindici giorni fa alcuni cittadini ci hanno segnalato il problema e abbiamo avvisato Anas. I tecnici sono subito intervenuti per dei carotaggi di ispezione che non avevano dato segnali di imminenti crolli. Le nuove piogge hanno compromesso la situazione. Ora il traffico è tutto dirottato sul Vergante, passando da via San Carlo o da via dei Partigiani, mentre i mezzi pesanti devono transitare sull’A26. L’intervento di ripristino avrà tempi superiori ad un mese».
Chiara Ferrari, rappresentante degli abitanti del Comitato “Ultimo miglio” che vivono in zona, denuncia: «Proprio pochi giorni prima delle elezioni, con una lettera aperta, avevamo segnalato la pericolosità della situazione. Siamo stati facili profeti, per fortuna non ci sono state auto coinvolte nel crollo».
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