IL PROGETTO
Arona rifà la fontana: «Tornerà come quella del ‘63»
L’annuncio del sindaco Gusmeroli. Sarà realizzata ex novo per eliminare definitivamente le criticità
«Tornerà la fontana del Millennio del 1963 ai giardini. E verrà demolita quella esistente obsoleta e piena di problemi». L’annuncio è del sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli (Lega), dopo un’estate di polemiche e una raccolta di firme contro il progetto iniziale di radere al suolo la fontana, simile a quella storica realizzata nel 2002. Gusmeroli spiega come si è giunti alla decisione: «Abbiamo ricevuto l’esito dell’approfondita analisi tecnica sullo stato dell’impianto della fontana situata nei giardini del lungolago “Caduti di Nassirya”, realizzata tra il 2001 e il 2002. La relazione, firmata dall’architetto Paolo Barbieri, evidenzia la necessità di una ristrutturazione completa dell’impianto, motivata dal deterioramento strutturale e impiantistico accumulato in quasi 25 anni di funzionamento continuativo, malgrado i regolari molteplici interventi sia di manutenzione ordinaria che straordinaria».
I PROBLEMI
Numerose le carenze: «Tra le principali criticità rilevate: infiltrazioni d’acqua lungo il bordo perimetrale, dovute al deterioramento delle impermeabilizzazioni dopo 25 anni di utilizzo continuo; degrado delle finiture, in particolare del fondo in acciottolato, che ha reso necessari diversi interventi tampone nel tempo; illuminazione obsoleta, con molteplici punti luce non funzionanti e consumi energetici elevati rispetto a illuminazioni attuali a basso consumo; impianti non più adeguati, privi di sistemi automatici di trattamento dell’acqua, con necessità di interventi manuali frequenti; gravi carenze di sicurezza nei locali tecnici, classificabili come spazi confinati non più conformi alle normative vigenti. In particolare, il locale delle vasche di compenso e di pompaggio, presenta mancanza di ventilazione adeguata, accessi non a norma e criticità strutturali tali da renderne sconsigliato il riutilizzo nei futuri interventi».
LE DUE OPZIONI E I COSTI
Così si è giunti ad un bivio: ristrutturare l’esistente o raderla al suolo per farne una nuova: «Lo studio tecnico ha messo a confronto due possibili scenari operativi. Manutenzione straordinaria dell’impianto esistente, comprensiva del rifacimento degli impianti e della costruzione di nuovi locali tecnici a norma. Costo stimato in 198.146,49 euro (oneri della sicurezza inclusi, Iva e progettazione escluse). Oppure la ristrutturazione completa della fontana, con un progetto di ammodernamento che riprende elementi architettonici della storica “Fontana del Millennio”, nuovi impianti, nuove finiture, nuovo impianto di illuminazione Led e un locale tecnico completamente adeguato alle normative. In questo caso il costo stimato è di 220.735,05 euro (oneri della sicurezza inclusi, Iva e progettazione escluse). La differenza economica tra le due soluzioni minima e le maggiori garanzie di durabilità, sicurezza, efficienza energetica e qualità estetica ci fanno propendere per rifare ex novo. Tale soluzione rappresenta l’unica in grado di eliminare definitivamente le ricorrenti criticità e di restituire ai giardini un elemento iconico, funzionale e valorizzante per cittadini e turisti».
IL RITORNO AL 1963
Gusmeroli conclude e ringrazia: «Visti inoltre i numerosi progetti arrivati dai cittadini e in generale l’affetto manifestato rispetto al ripristino dell’originaria e vera fontana del Millennio del 1963, completamente abbattuta nel 2003, l’Amministrazione ritiene che le proposte di riqualificazione dovranno prevedere proprio anche un recupero simbolico dell’identità storica della fontana del 1963, rievocandone alcuni caratteri distintivi: materiali di maggior pregio ed estetica più simile, con vasca e giochi d’acqua più scenografici e un impianto luminoso moderno ed efficiente. In sostanza l’obiettivo è quello di tornare al 1963 con ammodernamenti di luce e giochi d’acqua. Prima dell’approvazione definitiva, il progetto sarà presentato alla cittadinanza».
LA POLEMICA E LE MILLE FIRME
Soddisfatto il Pd. «Se non ci fosse stata un’alzata di scudi e una mobilitazione totale con la raccolta di mille firme contro la demolizione e la realizzazione di una fontana a scomparsa, progetto iniziale di Gusmeroli, non ci sarebbe stato il dietrofront», ha detto Gianluca Uberitini. Gusmeroli ha replicato: «Quella idea è tramontata 48 ore dopo. Le firme? Una raccolta fantasma, in Comune non ci sono. E sabato sarà inaugurato il nuovo Lavatoio di Mercurago». «Le depositeremo dopo Natale – la controreplica di Ubertini –. Il lavatoio? 110.000 per una spesa inutile».
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