BOTTE E PAURA
Autista di bus aggredito a Lonate Pozzolo
Paura su un mezzo Stie: in azione un gruppo di teppisti, rubati blocchetti di biglietti

Hanno bloccato le porte dell’autobus e insultato l’autista, derubandolo di due blocchetti di titoli di viaggio. L’ennesima aggressione (con furto) ai danni di un conducente del pullman si è verificata venerdì pomeriggio a Sant’Antonino Ticino, frazione di Lonate Pozzolo. Un episodio che preoccupa Stie, i cui dipendenti hanno già più volte negli ultimi mesi dovuto fronteggiare situazioni di pericolo messe in atto da malintenzionati e veri e propri delinquenti.
OFFESE E MINACCE, POI IL PARAPIGLIA
L’ultimo misfatto è avvenuto appunto venerdì scorso, intorno alle 17.15, quando alla fermata di Sant’Antonino Ticino è salito sul pullman un gruppo di ragazzi di origine nordafricana. La compagnia di ragazzi (verosimilmente residenti proprio nella frazione di Lonate) ha immediatamente dato vita a comportamenti inaccettabili. Poco dopo essere saliti sul pullman, i giovani hanno infatti bloccato le porte del mezzo, cominciando a offendere e minacciare il conducente. Un’aggressione che si è consumata da distanza ravvicinata e senza che nessuno dei giovani aggressori indossasse la mascherina. L’autista, a quel punto, ha invitato la comitiva a scendere senza indugio dal pullman. Ma nel parapiglia, uno dei passeggeri abusivi è riuscito a mettere le mani nel borsello del conducente, appoggiato vicino al posto guida, impossessandosi di due blocchetti di biglietti. Dunque, come se non bastassero l’aggressione verbale, gli insulti e l’immotivato blocco delle porte, i facinorosi hanno completato la loro malefatta con un furto di biglietti.
FORTE PREOCCUPAZIPONE
Stie, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico in provincia di Varese, non nasconde le proprie preoccupazioni per il ripetersi di episodi che mettono a rischio la sicurezza e l’incolumità di dipendenti e passeggeri. Per questo motivo la società ha messo al corrente del fatto di venerdì pomeriggio la Polizia locale di Lonate Pozzolo, il comando dei carabinieri di Gallarate e la dirigenza di un istituto superiore del territorio a cui alcuni dei facinorosi sarebbero iscritti. I timori sono ben comprensibili, perché il numero di aggressioni ai conducenti dei bus comincia a essere davvero elevato (si ricorderà, solo per fare un esempio, l’arresto nello scorso novembre a Busto Arsizio di un tunisino che intimò all’autista di cambiare percorso, minacciandolo con un taglierino).
LA RICHIESTA
L’azienda chiede interventi pronti e risolutivi per evitare che prima o poi si verifichi qualcosa di drammatico, e comunque per assicurare la massima sicurezza ai viaggiatori e ai conducenti dei mezzi.
Anni fa, sempre a Lonate Pozzolo, un autista fu picchiato da un gruppo di giovani ubriachi.
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