LA STANGATA
Auto fuori posto, multe in stazione
Raffica di verbali al parcheggio delle Fs. “Motivi di sicurezza”. Ma scoppia la protesta

Il comando dei vigili è stato sommerso nelle scorse ore da numerose telefonate di protesta. Ciò perché giovedì 11 ottobre era stato il nuovo posteggio della stazione Fs in viale Venezia ad essere stato ricoperto di contravvenzioni.
Decine di verbali erano stati infatti infilati sotto il tergicristallo delle automobili di quei pendolari che, scegliendo il piazzale da pochi mesi trasformato in area di sosta, avevano lasciato il mezzo al di fuori degli stalli disegnati dal Comune per dargli un ordine ragionevole.
Insomma, un parking gratuito sì, ma non per questo lasciato senza regole.
Il punto è che la maggioranza di coloro che hanno ritrovato la multa sulla macchina non aveva fatto manovre spregiudicate, invaso gli spazi dei disabili, bloccato il passaggio ad altri pendolari oppure ostruito delle zone in cui agiscono gli operatori della stazione.
I trasgressori avevano solo notato che le strisce bianche erano state distribuite lasciando abbondanti spazi di manovra e che quindi esisteva ampio margine per allungare le file o crearne di nuovo, senza che qualcuno dovesse richiedere l’intervento del carro attrezzi.
Da qui la protesta di qualcuno si è fatta veemente nei confronti degli agenti in divisa e dei loro superiori, tacciandoli di aver fatto razzia in viale Venezia con il solo scopo di far cassa.
Ma per l’assessore Max Rogora le recenti rastrellate di multe a due passi dallo scalo delle Ferrovie dello Stato è più che giustificato. «Ho ricevuto mail - riferisce il delegato leghista alla polizia locale - in cui qualche persona mi attacca e mi insulta, spiegandomi che gli stalli sono stati disegnati male perché si potevano creare tranquillamente cento posti auto in più».
Ebbene: «Queste persone non considerano la questione nella sua complessità e hanno fatto bene i miei vigili a intervenire».
Il punto del suo ragionamento non riguarda esclusivamente una questione di rispetto delle regole: «A parte il fatto che, se ci sono delle strisce disegnate in certi punti e non in altri, lo sa chiunque che bisogna attenersi alle norme. Ma la cosa da capire è che certe zone sono state lasciate libere con una ragione ben precisa, ovvero rispondere a tutti i requisiti di sicurezza imposti da quel contesto. Se un domani dovesse esserci un incendio, comunque una necessità di far intervenire mezzi di emergenza di dimensioni considerevoli in quello spiazzo, ci si rende conto che ciò sarebbe impossibile se lasciassimo che i pendolari occupino anche le aree non previste?».
Insomma, anche se è chiaro a tutti che il posteggio in questione non è sufficiente per rispondere a tutte le esigenze, «non possiamo lasciare che si creino situazioni di potenziale pericolo. Per questo la polizia locale continuerà a fare il proprio lavoro se la situazione persisterà».
E ieri, venerdì 12 ottobre, dopo la strage di sanzioni, ancora in molti (ma meno dei giorni prima) hanno sfidato la sorte. Magari con consapevolezza, pur di non perdere il treno.
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