EVENTO FUORILEGGE
Azzate, Dodici Raggi alla sbarra
Raduno senza avviso alla Questura: a processo anche tre candidati alle comunali

Si radunarono in piazza per commemorare «le vittime cadute per mano dei partigiani nel maggio 1945», ma non avvisarono il questore di Varese. Un avviso che, secondo il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, deve essere comunicato almeno tre giorni prima di qualsiasi riunione in luogo pubblico o aperto al pubblico.
Teatro della manifestazione fu piazza della Pesa, dove gli esponenti del gruppo di estrema destra collocarono le bandiere della Repubblica Sociale Italiana e quelle dei DoRa, poi rimosse dai carabinieri.
Per questo dieci componenti della Comunità Militante dei Dodici Raggi furono denunciati due anni fa e il processo nei loro confronti si è aperto ieri, lunedì 8 maggio, in Tribunale a Varese. In realtà, il dibattimento entrerà nel vivo nella prossima udienza, in calendario ad aprile del 2024 davanti al giudice Davide Alvigini.
LIMIDO E TRE CANDIDATI
Al primo posto nell’elenco degli imputati c’è Alessandro Limido, il “capo politico” del movimento finito in queste ultime settimane nuovamente sotto i riflettori per l’incursione alla cerimonia del 25 Aprile ad Azzate e per il concerto con skinhead da tutta Europa in un capannone di Arcisate. Con lui è finito nei guai anche Maurizio Moro, la “guida spirituale”. E tra i dieci sotto accusa (tutti difesi dall’avvocato Luca Portincasa) ci sono pure tre candidati consiglieri - Paolo Matteo Diaferia, Federico Guerrini e Andrea Tres - della lista “Quelli della contea”, in lizza per le elezioni comunali del 14 e 15 maggio e guidata da Mirko Tiso.
I FATTI CONTESTATI
Secondo la ricostruzione dell’accusa, a maggio del 2021 fu lo stesso Limido a pubblicizzare, attraverso i canali social del movimento, la manifestazione annunciata per il 29 maggio, senza indicare però luogo e orario, allo scopo - per la Procura - di depistare le forze dell’ordine.
Con altri otto amici avrebbe poi affisso adesivi e volantini relativi alla commemorazione. E infine, mentre un gruppo si dirigeva verso via Giotto, due di loro (Tres e Diaferia) avrebbero issato la bandiera dei repubblichini e il vessillo dei Dodici Raggi sul monumento di piazza della Pesa.
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