IL CASO
Azzate, irruzione Do.Ra. al 25 Aprile: sdegno di Anpi e sindacati
Nota congiunta: «Il nazismo è e sarà un crimine»

Dopo il deputato Nicola Fratoianni e il candicato sindaco Raffaele Simone, a intervenire sull’irruzione dei Do.Ra. alle celebrazioni del 25 Aprile ad Azzate sono ora l’Anpi e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.
In una nota congiunta, parlano di «preoccupazione per l’irruzione del gruppo dei Do.Ra. durante le celebrazioni istituzionali dell’anniversario del 25 Aprile ad Azzate». «Il gruppo dei Do.Ra. che, come si legge sul loro sito web, si dichiara "ancorato al fascismo e al nazionalsocialismo" - proseguono -. Il sentimento prevalente che ci accomuna alla comunità di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, è di profonda inquietudine».
«Preoccupazione e inquietudine - precisano dalle tre sigle sindacali e dall’Associazione Partigiani - per l’azione fortemente provocatoria di questo gruppo, avvenuta proprio nell’anniversario della Festa di Liberazione, il 25 Aprile, la data fondante della nostra democrazia, il giorno in cui si celebra la fine della guerra, la vittoria della Resistenza e la Liberazione dall’occupazione nazifascista».
«Ci rimettiamo alle indagini e alla valutazione delle forze dell’ordine - concludono - ma l’azione di Do.Ra. è apparsa come un atto premeditato e dall’intento palesemente intimidatorio.
Un plauso a quei cittadini di Azzate che difronte a questa inquietante presenza non sono indietreggiati e hanno mantenuto la calma in un momento di grande tensione. D’altronde, gli affiliati a questo movimento non sono nuovi alle provocazioni (sempre che a tali si possano derubricare). Vogliamo lanciare un messaggio chiaro: il nazi-fascismo è e resterà un crimine. Sono intollerabili, oltreché illegali, tutte le manifestazioni apologetiche, irruzioni e cortei squadristi, saluti romani, e soprattutto ogni forma di violenza».
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