IL CASO
Azzate, irruzione Do.Ra. al 25 Aprile: «Condanna e sdegno»
L’intervento del candidato sindaco Raffaele Simone

Non si placa il dibattito sull’episodio avvenuto martedì 25 aprile ad Azzate, quando alle celebrazioni per la Liberazioni è arrivato un gruppo di appartenenti alla Comunità militante dei Dodici raggi, gruppo dichiaratamente nazifascista. Dopo l’annuncio di una interrogazione parlamentare da parte del deputato Nicola Fratoianni, a intervenire è ora il candidato sindaco per la lista “Azzate a colori”, Raffaele Simone, parlando di «sentimenti di totale condanna e sdegno: quello che avrebbe dovuto essere un momento di incontro e di festa si è trasformato in tensione e paura, anche con la presenza di diversi bambini che mai dovrebbero assistere a fatti simili».
«Quella del 25 aprile è una data entrata nella Storia d’Italia, ma non solo - prosegue -. È anche storia della nostra Azzate, delle nostre famiglie, un ricordo comune e ancora vivo, fondato su ideali di democrazia e libertà, ideali non negoziabili, mai, e proprio per questo ribadiamo una ferma e totale condanna di quanto avvenuto».
«Pensare che nel 2023 si possa ancora assistere a manifestazioni di completa apologia verso un regime totalitario - conclude - ci fa rabbrividire, ancor di più pensando e sapendo che tutto ciò è accaduto ad Azzate, il paese che amiamo e per cui abbiamo deciso di impegnarci, all’interno di una competizione democratica che, se quel regime inneggiato da qualcuno non fosse finito, non avverrebbe neppure».
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