SENECA
Baci e gas: amore focoso

Basterebbero le due immagini che accesero il fuoco dell’amore (Baci Perugina) e delle nostre case (Agipgas) per dire quali vette raggiunse il creativo pubblicitario italiano Federico Seneca. «La sua produzione, che rimane senza tempo, è divenuta nella sua semplificazione un’icona della modernità», osserva Nicoletta Ossana Cavadini, direttrice del Max, il museo di Chiasso che con la
mostra «Federico Seneca (1891-1976) - Segno e forma nella pubblicità» rende omaggio al grande graphic designer a quarant’anni dalla sua scomparsa. Una rassegna inserita nel programma pluriennale del Max volto a indagare l’ambito del graphic design, considerato un linguaggio creativo distintivo del territorio svizzero.
La mostra, a cura della Cavadini e di Marta Mazza, direttrice del Museo Nazionale Collezione Salce
di Treviso, offre la visione di oltre 300 pezzi fra manifesti, locandine, insegne, logotipi, cartoline, calendari, scatole in latta e cartone e, per la prima volta, gli splendidi bozzetti scultorei in gesso di 20-40 cm che Seneca creava e poi distruggeva, per dare forma alle figure che animavano le sue pubblicità.
Centrale alla mostra la serie di lavori svolti per Perugina, con cui Seneca ha lavorato dal primo dopoguerra fino al ’32: dall’icona del «bacio» degli innamorati abbracciati, ispirata al quadro di Hayes, ai cartigli, i bigliettini con gli sdolcinati messaggio inseriti nell’involucro dei famosi cioccolatini, una delle maggiori invenzioni di marketing di sempre.
A Milano, nel ’33, Seneca apre un proprio studio di pubblicità, che nel secondo dopoguerra allarga le sue collaborazioni lavorando per le più innovative aziende del tempo: Rayon, Modiano, Cinzano, Talmone, Stipel, Chlorodont e successivamente Lane BBB, Nailon, Agip, Agipgas (il gatto selvatico verde striato nero con la coda che prende fuoco), Pibigas, Energol e Ramazzotti, di cui è consulente pubblicitario dal ’50 al ’58.
Marchigiano di nascita (Fano, 1891), Federico Seneca scompare ottantacinquenne a Casnate con Bernate (Co) lasciando uno dei più incisivi patrimoni visivi nell’ambito della grafica pubblicitaria del Novecento.
Federico Seneca - A Chiasso, Max museo, sino al 22 gennaio da martedì a domenica 10-12 e 14-18; aperto 26 dicembre, primo gennaio (gratuito) e 6 gennaio con consueti orari, chiuso il 24, 25 e 31 dicembre, 10/7/5 euro, info 004191.6950888.
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