ISTRUZIONI PER L’USO
Badanti tra Covid e informatica
Tutte le informazioni per gli stranieri che vivono nelle nostre famiglie

Conoscono abbastanza bene la lingua italiana, ma incontrano non poche difficoltà nel districarsi fra i meandri della nostra burocrazia. Accade a tanti di noi, anche non anziani e ai loro familiari, figuriamoci a chi arriva dall’estero per coprire il ruolo di badante, spesso fondamentale anche sotto il profilo dei rapporti con la pubblica amministrazione. A queste tre categorie di persone si rivolge, primo in Italia, il progetto online su base volontaria denominato Agevola (contrazione dei termini Assistenza, gestione, volontariato, anziani), voluto dall’università dell’Insubria in collaborazione con la Statale di Milano. L’indagine si propone di “raccogliere dati e informazioni utili per la creazione di un sito web e di applicazioni per smartphone e tablet in lingua russa, ucraina, ispanoamericana, inglese e italiana: strumenti attraverso i quali l’assistente familiare può trovare testi tradotti e vademecum per svolgere il ruolo di intermediario fra le istituzioni e le persone anziane.” In pratica, si tratta di un sondaggio online che “analizza in particolare gli aspetti legati alla comunicazione e al rapporto con la tecnologia e riserva qualche quesito all’impatto dell’emergenza Covid-19” ed è probabile che riserverà più d’una sorpresa, specie quando la persona presa in cura è un anziano non autosufficiente bisognoso di compilare un modulo, prenotare una visita, dialogare con enti e istituzioni. Nato su base triennale dal bando di ricerca scientifica (200mila euro) di Fondazione Cariplo vinto dal Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio dell’Insubria, ne sono responsabili Alessandra Vicentini, docente di lingua inglese dell’ateneo e Kim Grego dell’Università di Milano; coordinano un gruppo di ricerca di cui fanno parte per l’Insubria Daniel Russo, Daniele Grechi, Federico Pasquaré Mariotto e Giulia Rovelli. «E’ stato firmato nel 2018, ma diventa operativo in questi giorni attraverso la partecipazione di chi voglia aderirvi e risieda nella nostra provincia - afferma la dottoressa Vicentini -. Conosceremo le esigenze comunicative di assistenti familiari, anziani assistiti e loro famiglie e approfondiremo i loro rapporti con le istituzioni, soprattutto amministrative e sanitarie. Le domande per i badanti riguardano il loro percorso migratorio e l’acquisizione delle competenze professionali e linguistiche per svolgere le loro attività quotidiane, mentre i quesiti per anziani e famiglie puntano sulla relazione lavorativa e interpersonale con l’assistente familiare con un focus finale sui potenziali cambiamenti derivanti dall’attuale emergenza sanitaria relativa al Covid-19». Nell’ambito del progetto Agevola, all’ateneo varesino sono già stati organizzati due eventi scientifici a carattere preparatorio: una tavola rotonda e un convegno che hanno permesso l’incontro, lo scambio di idee e di esperienze tra i numerosi attori coinvolti. Inoltre, il progetto ha partecipato a numerosi eventi anche internazionali, per esempio lo scorso anno a Tokyo. Altre iniziative saranno organizzate non appena possibile per diffondere i primi risultati sul territorio.
Questi i link per partecipare al sondaggio e per avere ulteriori informazioni.
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