L’AGGRESSIONE
Bastonate all’organizzatore del Remigration Summit: «Un agguato»
Andrea Ballarati denuncia: «Vile agguato». L’episodio nei giorni scorsi in Canton Ticino durante una grigliata. Tovaglieri: «Intolleranza ideologica»

Andrea Ballarati, organizzatore del Remigration Summit di Gallarate, è stato aggredito in Canton Ticino. A denunciarlo è lui stesso, attraverso i social. «Ero in Ticino ad una grigliata conviviale con un gruppo di giovanissimi patrioti - racconta -. Abbiamo subito un vile agguato da parte di estremisti di sinistra mascherati ed armati di bastone, ci siamo difesi ed il morale è alto». Nel suo intervento Ballarati punta l’indice contro «la sinistra», parla di «campagna diffamatoria attivata contro il Remigration Summit», sostiene essere stato reso «un bersaglio», aggiunge che «hanno provato ad intimidirci e farci del male» ma «hanno fallito». E conclude: «Noi continueremo a difendere la nostra identità e a spingere la remigrazione».
TOVAGLIERI: «INTOLLERANZA IDEOLOGICA»
Sull’aggressione è intervenuta l’europarlamentare leghista di Busto Arsizio, Isabella Tovaglieri: «Esprimo la mia più ferma condanna - le sue parole - per la vile e brutale aggressione subita da Andrea Ballarati, promotore del Remigration Summit di Gallarate, al quale ho avuto l’opportunità di partecipare. Un’aggressione che ha il sapore amaro dell’intolleranza ideologica e della violenza politica. Da anni ormai assistiamo a un clima sempre più avvelenato, in cui la sinistra italiana – spesso con toni sprezzanti, insinuazioni e accuse infamanti – contribuisce ad alimentare l’odio nei confronti di chi non si allinea al pensiero dominante. Veniamo etichettati come razzisti, ignoranti, indegni di parola. Ma la criminalizzazione dell’avversario politico non è solo pericolosa: è il terreno fertile su cui certa sinistra radicale trova giustificazione per passare dalle parole ai fatti.Non possiamo più ignorare questa escalation: il ritorno di una violenza politica che richiama i tempi bui degli anni di piombo deve preoccupare tutti, al di là degli schieramenti. Mi auguro che il Partito Democratico e gli altri esponenti della sinistra prendano le distanze in modo netto da simili episodi e che smettano di usare un linguaggio divisivo e carico di livore.Ad Andrea va tutta la mia solidarietà, umana e politica. La democrazia si difende anche così: condannando ogni forma di violenza e difendendo il diritto alla libertà di espressione, sempre».
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