IL CASO
Ciclista caduto, 300mila euro di risarcimento. Ma non subito
Pagamento rinviato, sollievo per il Comune di Barasso che ha già accantonato 140mila euro. «Ma chiediamo l’integrale riforma della sentenza di primo grado»
Il Comune di Barasso non dovrà pagare immediatamente 300mila euro come risarcimento per la caduta di un ciclista in una strada di proprietà privata, ricompresa nel territorio comunale. Sospiro di sollievo per l’amministrazione, rappresentata dal sindaco Lorenzo Di Renzo Scolari. È iniziato il processo d’appello e, su invito del giudice, il legale del ciclista ha acconsentito a rinunciare alla richiesta di pagamento immediato della somma fino a pronuncia della sentenza di appello. «A fronte di ciò - spiega il primo cittadino - il Comune ha rinunciato alla domanda di sospensiva cautelare che aveva avanzato per l’impossibilità dell’ente di pagare subito l’intera somma».
TEMPO PER ACCANTONARE
Nel frattempo avrà un margine di tempo più ampio per accantonare le somme dovute, secondo la sentenza di primo grado. Attualmente, con tagli significativi alle spese, si è arrivati ad accantonare circa 140mila euro. Le somme restanti dovranno essere ridistribuite sui bilanci delle prossime tre annualità. «Ora prende però avvio - termina - il giudizio di merito, in cui il Comune chiede l’integrale riforma della sentenza di primo grado».
© Riproduzione Riservata


