IL CASO
Cade un ciclista, il Comune deve risarcire e rischia il fallimento
L’incidente avvenuto in una strada privata a uso pubblico. I 300mila euro porterebbero l’Amministrazione al dissesto finanziario

«Una situazione veramente apocalittica»: è il commento del sindaco di Barasso, Lorenzo Di Renzo Scolari, alla sentenza che condanna il suo Comune a risarcire oltre 300mila euro per un incidente stradale avvenuto nel 2020 in una via di proprietà privata. Una cifra che porterebbe al dissesto finanziario del Comune.
SPESE A RISCHIO
A forte rischio sarebbero tutte le spese non obbligatorie per legge: dal sostegno alle realtà educative del territorio alle forme di sostegno socio-economico a persone affette da disabilità e anziani ricoverati, solo per fare qualche esempio. L’Amministrazione ha attivato tutti gli strumenti riconosciuti dalla normativa per tutelare l’interesse dei cittadini barassesi e proposto ricorso in Appello.
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L’INCIDENTE NEL 2020
La vicenda prende il via nel 2020 e riguarda la caduta di un ciclista su una strada privata del territorio comunale. «Il giudice onorario del tribunale civile di Varese ha ritenuto di qualificare questa strada, pur privata, a uso pubblico, sostenendo che l’onere di manutenzione ricadesse non sui proprietari, bensì sul nostro comune – riprende il sindaco –. Senza voler entrare nel merito della questione in questa sede sottolineo un aspetto noto a tutti: le pubbliche amministrazioni hanno espresso divieto in ordine all’utilizzo di risorse pubbliche su aree di proprietà privata».
L’articolo completo sulla Prealpina di martedì 1 luglio, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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