LA DECISIONE
OJM, trasferte senza Arditi
Protesta dei tifosi biancorossi contro il biglietto nominale: «Grave e inutile violazione della privacy»

Gli Arditi non seguiranno l’Openjobmetis nelle gare esterne della stagione 2025/26. Il gruppo organizzato dei tifosi della Curva Nord hanno comunicato ufficialmente il loro rifiuto ad aderire al nuovo protocollo con l’obbligo del biglietto nominale, introdotto lo scorso luglio da una legge dello Stato. Di fatto si adegua il basket di serie A, A2 e B a quanto accade già per il calcio professionistico: ogni biglietto di accesso alle partite della stagione che partirà domenica 5 ottobre a Sassari sarà acquistabile soltanto fornendo i dati di identificazione personale, registrati al momento dello stacco del tagliando. E per i tifosi in trasferta l’acquisto sarà possibile solo entro le 19 del giorno precdente alla partita: in questo modo i dati degli acquirenti saranno passati al vaglio del “cervellone” della Polizia per verificare l’assenza di persone sottoposte a Daspo.
LE ALTRE PROTESTE
Manifestazioni contrarie al provvedimento, che le società hanno ricevuto dagli organi di Pubblica Sicurezza, si sono registrate da parte di tutte le tifoserie organizzate (sabato 28 settembre le curve hanno disertato le semifinali di Supercoppa). Il no degli Arditi a seguire l’OJM in trasferta è un passo successivo.
IL COMUNICATO
Così il comunicato dei tifosi organizzati di Varese: “In seguito alle manifestazioni di dissenso (totalmente inascoltate) nel corso degli ultimi mesi, gli Arditi Varese hanno deciso che non parteciperanno alla trasferte di questa stagione. Questa nostra forma di protesta si protrarrà fino a quando questo protocollo non sarà cancellato o quantomeno abbondantemente rivisto, nel rispetto dei diritti dei tifosi. Questo protocollo rappresenta una grossa violazione delle nostre libertà, ancora più assurdo l’obbligo di comprare i biglietti entro le 19 del giorno prima della partita, senza la possibilità di avere la certezza di potervi partecipare. Non ci stiamo a dover fornire tutti i nostri dati personali (Codice fiscale, residenza, data e luogo di nascita): questo è una grave e inutile violazione della Privacy ai danni di tutti».
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