IL MATRIMONIO PREANNUNCIATO
Varese e Pelligra Group, manovre per la firma
L’imprenditore australiano in arrivo per rispettare il closing di fine anno

E’ un matrimonio ancora da realizzare quello tra Pallacanestro Varese e Pelligra Group. Data e formula dell’accordo, infatti, vanno ancora definite nelle modalità operative, per abbattere gli ostacoli di natura formale che ancora separano le parti. Chiarimento doveroso: la volontà di portare a termine l’operazione non è in dubbio, dato l’immutato interesse del gruppo immobiliare australiano per investire a lungo termine a Varese.
LA CITTADELLA
Lo confermano gli incontri ai vertici con Comune e Lega Pro per dare corpo all’ipotesi della costruzione della cittadella dello sport da 300 milioni che John Caniglia, braccio operativo del patron Ross Pelligra, aveva illustrato meno di due mesi fa nell’incontro al Panathlon Club Varese. Ma i tecnicismi per concretizzare l’ingresso del Pelligra Group nel capitale azionario della Pallacanestro Varese sono ancora da definire negli aspetti pratici che possano consentire a una holding multinazionale non italiana di rilevare quote di una società a responsabilità limitata come risulta essere ai fini del registro delle imprese quella presieduta da Marco Vittorelli.
IL CASO CATANIA
Al di là del dettaglio non trascurabile dell’accordo sull’entità dei finanziamenti dei futuri co-proprietari nei 5 anni necessari per passare dalla fase di progettazione al completamento della cittadella dello sport, serve comunque predisporre un percorso confacente sia alle leggi italiane che a quelle australiane del diritto commerciale. E il Catania Calcio, l’altra società sportiva italiana nella quale ha investito Ross Pelligra nei mesi scorsi? In Sicilia, terra d’origine della famiglia dell’imprenditore australiano, le cose sono andate diversamente: è stata costituita una nuova società dopo il fallimento, e il numero 1 del gruppo immobiliare ha potuto assumerne la presidenza, nominando Caniglia come consigliere.
L’IPOTESI PLAUSIBILE
Ora il suo braccio destro è stabilmente impegnato nella gestione del club, e i contatti con Varese sono affidati ai professionisti delle due parti. L’ipotesi più plausibile è che si debba ricorrere alla costituzione di una società “ad hoc” attraverso la quale il Pelligra Group acquisti il 45% delle quote della Pallacanestro Varese, stessa modalità di quanto accaduto a Catania dove formalmente la proprietà della squadra di calcio appartiene alla “Elefante 1946 Proprietary Limited” il cui socio unico è lo stesso Ross Pelligra. Materia da avvocati e commercialisti più che da uomini di basket, eppure è un passaggio chiave per formalizzare quel “closing” che era auspicato per i prossimi giorni, aspettando l’imprenditore australiano come ospite d’onore per il match del 19 novembre contro Venezia. Cosa che invece non avverrà, perchè ci sono ancora dettagli da limare; l’obiettivo è che la visita in città di Ross Pelligra avvenga comunque prima di Natale (il 4 dicembre contro la Virtus Bologna o il 18 contro Trieste), rispettando comunque le tempistiche del passaggio delle quote dal consorzio al gruppo immobilare australiano entro la fine dell’anno solare 2022.
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