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Batte a Ferno il “cuore di Gaza”
Inaugurata la mostra al Circolo San Martino dei disegni dei bambini palestinesi realizzati nella “Tenda degli artisti”. E sabato 18 ottobre a Samarate “Te nel deserto”, parole e atti teatrali a sostegno dei progetti per l’infanzia
La voce dei bambini di Gaza attraverso i loro disegni: quaranta, nella mostra “HeART of Gaza”, inaugurata ieri sera, venerdì 17 ottobre, nella sala del Circolo culturale San Martino di Ferno, dove rimarrà esposta fino a venerdì prossimo, 24 ottobre, aperta tutti i pomeriggi dalle 15 alle 18.
Disegni che sono sentimenti, ricordi, storie, messaggi, colori e lacrime, accanto alle foto di quei bambini palestinesi tra i 3 e i 17 anni, molti dei quali non ci sono più, uccisi dalla guerra. Disegni nati nella Tenda degli Artisti progetto di arteterapia di Mohammed Timraz che, con l’amicizia nata con l’illustratrice irlandese Félie Butler, è uscito dai confini palestinesi per raggiungere il mondo.
L’idea, ha spiegato Mohammed Timraz, presentato ai presenti alla serata al Circolo San Martino da Michela Focchi, volontaria di HeART of Gaza, e in collegamento, oggi in Italia dopo un anno e sette mesi di attesa del visto, perché beneficiario di una borsa di studio a Parma, è nata perché i suoi nipoti e i figli di Félie Butler comunicavano via Instagram attraverso i disegni, non parlando la stessa lingua. E che nel progetto della Tenda degli Artisti, partito come spazio nella casa di Timraz, luogo per una ventina di bambini, è arrivato a diciassette postazioni all’interno della Striscia di Gaza con workshop per i bambini e i ragazzi.
Fascia d’età che ha maggiormente risentito e risente maggiormente dell’orrore della guerra, non solo in termini di vittime, all’interno di una popolazione, quella palestinese e gazawi, per la maggior parte sotto i 18 anni.
E proprio dei bambini e dei ragazzi palestinesi ha parlato principalmente padre Ibrahim Faltas, fino a pochi giorni fa vicario della Custodia di Terra Santa che ha mandato un video perché impossibilitato a collegarsi in diretta. Lui, che con la sua scuola a Gerusalemme ha cercato di creare un luogo di incontro, ha ringraziato i «carissimi amici di Ferno per la vostra vicinanza alla tragedia di Gaza», sottolineando i «due anni di grande sofferenza per questa terra martoriata, dove sono stati i bambini e i ragazzi a pagare il prezzo più alto: tanti sono morti, tanti porteranno segni visibili e invisibili nel corpo e nella mente. Hanno perso persone care, la casa, la scuola, i sorriso».
Quello che arriva maggiormente dai testimoni diretti è proprio l’importanza di sapere che non si smetta di parlare della Palestina perché sapere che qualcuno da fuori li guarda dà il senso dell’umanità, dell’aiuto, del sostegno, ed è fondamentale.
E con ancora negli occhi le immagini narrate di bambini rimasti orfani, così come di ragazzini che invece non si vogliono più staccare dai genitori per paura di perderli, il presidente del circolo San Martino Paolo Favrin ha sottolineato come sia doveroso avere i bambini come punto di partenza per parlare di tutto questo ricordando come la cooperativa fernese abbia attivato già a fine Anni Settanta due adozioni a distanza in terra palestinese con il sostegno di cittadini e di forze politiche locali.
Della situazione dei tanti bambini rimasti invalidi ha parlato poi Filippo Bianchetti del Comitato Varesino per la Palestina, che ha anche ricordato la storia palestinese e la resistenza civile non violenta del 2018/2019 che ha visto «dai bambini agli anziani, infermieri, insegnanti, persone senza attività politica o militare andare ogni venerdì verso il loro confine blindato e venire colpiti da cecchini dello Stato israeliano».
Ma, a ribadire come le giovani generazioni abbiano un ruolo importante anche nella presa di coscienza di quanto accade, ha ricordato che la maggior parte dei partecipanti ai tanti movimenti spontanei degli ultimi mesi in solidarietà alla Palestina siano proprio i giovani.
La settimana al circolo San Martino si concluderà il 24 ottobre alle 21.15 con la proiezione del film “No other land” e il collegamento con Filippo Landi, ex corrispondente Rai da Gerusalemme: l’organizzazione vede, accanto alla cooperativa fernese, la collaborazione del Comitato varesino per la Palestina, l’associazione Laura Prati, Anpi, Cooperativa di Consumo di Samarate e Ipsia Varese.
E la cooperativa San Martino collabora anche all’evento promosso dall’associazione Unione Cooperativa di Consumo di Samarate con il patrocinio del Comune di Samarate che oggi, sabato 18 ottobre, alle 16 al Giardino della Balaustre di Villa Montevecchio propone “Te nel deserto”, parole e atti teatrali a sostegno dei progetti per l’infanzia di Ashtar Theatre di Ramallah, a cura di Elis Ferracini ed Emanuela Bessegh con la compagnia Villaggio Teatrale: monologhi che intrecciano vite e che, in una situazione di disperazione, vogliono lanciare messaggi di pace.
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