OCCUPAZIONE
Beko, confermati i 350 esuberi a Cassinetta
Incontro fiume a Roma. Investimenti per 136 milioni di euro per lo stabilimento varesino

Riunione fiume a Roma per il nuovo round del tavolo di confronto tra azienda e sindacati sulla crisi Beko Europe, alla presenza di esponenti del Governo. Dopo quattro ore di discussione si confermano 350 esuberi per lo stabilimento di Cassinetta di Biandronno con il mantenimento di tutte le linee frigoriferi ma con nuovi orari di lavoro. L’azienda ha assicurato, riguardo al sito varesino, 136 milioni di investimenti spalmati su tre anni. Nel dettaglio: 31,5 milioni di euro nella fabbrica di frigoriferi; 75 milioni di euro nella fabbrica di forni; 21 milioni di euro nella fabbrica di microonde; 8,5 milioni di euro per l’installazione di pannelli solari. Confermata la chiusura dello stabilimento di Siena a fine 2025.
FERRARA: «INACCETTABILE»
Antonio Ferrara, varesino, deputato del Movimento 5 Stelle e e membro della Commissione Attività Produttive, giudica la situazione ancora «inaccettabile per un territorio già fragile sul piano occupazionale». Ferrara punta il dito contro la recente missione del ministro Adolfo Urso in Turchia, dove avrebbe dovuto rafforzare le tutele occupazionali per gli stabilimenti italiani. «Il viaggio ad Istanbul è stato descritto come una missione strategica per difendere i nostri siti produttivi. Eppure, al ritorno, le promesse di salvaguardia dei posti di lavoro si sono dissolte come neve al sole». Durante la missione, Urso ha incontrato i vertici della multinazionale turca per discutere del futuro degli stabilimenti italiani, compreso quello di Cassinetta, ma «non ha imposto alcuna condizione vincolante. Ha preferito tornare a mani vuote piuttosto che alzare la voce in difesa dei lavoratori» denuncia Ferrara. Ferrara avverte che la crisi di Cassinetta non può essere risolta con investimenti “spot” o tagli mascherati da ristrutturazioni. "«136 milioni di euro possono sembrare tanti, ma senza un vero piano di rilancio industriale e senza il rispetto delle promesse fatte ai lavoratori, questi soldi rischiano di essere solo una toppa su una falla ben più grande». Il deputato M5S invita il Governo a rimettere al centro la tutela dei posti di lavoro: «Non possiamo accettare che centinaia di famiglie vengano lasciate indietro. Se il Governo continuerà a rimanere passivo, sarà corresponsabile della crisi occupazionale che rischia di travolgere Cassinetta e l’intera provincia di Varese».
© Riproduzione Riservata