LAVORO
Beko, l’ipotesi: meno esuberi a Cassinetta, 350 invece di 541
Incontro al Ministero a Roma. L’azienda disponibile a riorganizzare i turni di lavoro e a ridurre l’impatto sull’organico

Ha preso il via oggi, lunedì 10 febbraio, a Roma (al Ministero dell’Industria), l’ennesimo incontro tra i vertici di Beko Europe e le organizzazioni sindacali per entrare nella trattativa sul piano industriale dell’azienda. Confermata la chiusura dello stabilimento di Siena al 31 dicembre del 2025 mentre per Cassinetta di Biandronno si apre la possibilità di un taglio meno importante dell’organico: l’azienda sarebbe disponibile a rimodulazione dell’orario di lavoro, diminuendo così l’impatto sull’organico: gli esuberi diventerebbero 350 rispetto ai 541 prospettati inizialmente.
«PIANO PROFITTEVOLE»
Maurizio David Sberna, a capo della comunicazione di Beko, sottolinea come «l’obiettivo aziendale è quello di entrare nel vivo della discussione. Ci sono due punti essenziali: l’azienda continua ad accumulare perdite da un lato; dall’altro siamo disponibili a rivedere il piano, a patto che sia profittevole». Ciò significa che la condizione per rimodulare il piano industriale è che il buco di bilancio venga perlomeno ridotto e addirittura ripianato. Resta da capire e da chi. La trattativa è nel vivo.
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