LA SITUAZIONE
Beko, trattative territoriali per sbloccare gli ammortizzatori
Nei prossimi giorni azienda e sindacati si incontreranno per definire gli accordi

A poco più di due mesi dalla firma dell’intesa per il nuovo piano industriale di Beko Europe, riprendono le trattative. Venerdì 27 giugno è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che autorizza l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga per tutti i siti e per tutte le società del gruppo presenti in Italia. Nei prossimi giorni, dunque, si terranno incontri tra l’azienda e le Rsu per la definizione degli accordi territoriali necessari per regolare l’applicazione degli ammortizzatori.
I NUMERI
Secondo quanto stabilito nell’intesa firmata a Roma nel mese di aprile, a Cassinetta sono previsti 312 esuberi tra gli operai, da gestire con contratti di solidarietà. Il numero, rispetto alle prospettive iniziali, era stato ridotto a fronte di una riorganizzazione dei turni di lavoro che ha consentito il mantenimento di tutte le linee produttive del freddo. Da non dimenticare, però, anche gli esuberi tra gli impiegati che, tra Varese e Milano, sono 270.
INCENTIVI E AMMORTIZZATORI
«Una volta sottoscritti gli accordi territoriali – spiegano i rappresentanti sindacali – sarà possibile dare avvio anche alla parte del piano industriale che prevede le uscite incentivate e il ricorso alla Naspi per tutti i lavoratori che volontariamente ne faranno richiesta, con la domanda presentata ai patronati di riferimento». Il sistema di incentivi, messo nero su bianco in fase di trattativa nazionale, è molto articolato e può arrivare fino a 90mila euro per chi ha più di 50 anni e non è ancora in età pensionabile. Va detto che durante questo periodo di transizione, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, c’è chi ha già dato le dimissioni e firmato nuove assunzioni.
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