METODI VIOLENTI
Besozzo, maestra a processo
Insegnante di scuola primaria accusata di abuso dei mezzi di disciplina, ma altri genitori la difendono

«Anche la maestra fa wrestling con il mio compagno». È questa una delle frasi che ha messo in allarme la mamma di un alunno di una scuola primaria di Besozzo, che poi si è presentata in Questura a Varese per segnalare gli strani comportamenti dell’insegnante del figlio. Insegnante inizialmente indagata per il reato di maltrattamenti, ma ora a processo con l’accusa, meno grave, di abuso dei mezzi di disciplina. La mamma che ha fatto partire l’inchiesta è stata ascoltata ieri mattina in Tribunale a Varese dal giudice Luciano Luccarelli. Ha spiegato che il riferimento al wrestling era dovuto al fatto che il figlio le raccontò che la maestra «aveva messo a terra un bambino. “Quella è pazza”, mi disse».
L’insegnante 58enne, che dopo una breve sospensione è tornata a lavorare nella stessa scuola, è accusata di aver usato, tra il 2016 e il 2017, metodi un po’ troppo violenti - gridando e strattonando alcuni bambini, in alcuni casi prendendoli per la mascella - per tenere a bada una classe, la terza, un po’ irrequieta. «Un giorno mio figlio tornò a casa con il segno delle dita sul braccio - ha continuato la testimone - Un’altra volta trovai un segno sulla spalla: era stato afferrato mentre tornava al posto dopo un litigio con un compagno. I bambini ne parlavano ridendo, “Oggi ha preso un mio amico e l’ha sbattuto contro la porta”. Per loro, era questa la scuola».
Quattro famiglie si sono costituite parte civile, con l’avvocato Romana Perin, pronte a chiedere i danni alla maestra. Che è stata invece difesa da un altro gruppo di mamme e papà che raccolsero le firme per chiederne il ritorno in cattedra. «Altri genitori hanno preso le parti della maestra, tanto da vietare ai loro figli di giocare con il mio», ha proseguito la madre. La cui versione viene contestata dall’imputata che, difesa dall’avvocato Gianmarco Beraldo, respinge ogni accusa. Il processo proseguirà a ottobre del 2022 con l’esame di altri testimoni.
Un caso di maltrattamenti, questa volta in un asilo nido, era stato seguito dai carabinieri di Besozzo due anni fa.
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