IL COLPO DI SCENA
Binda, annullato il risarcimento
La Cassazione accoglie il ricorso della Procura generale: stop ai 300.000 per la carcerazione preventiva. Era stato assolto dall’accusa di aver ucciso Lidia Macchi

Annullata l’ordinanza con cui la Corte d’Appello di Milano aveva disposto un indennizzo di oltre 300.000 euro a favore di Stefano Binda.
A firmare la decisione la quarta sezione della Corte di Cassazione.
La Suprema Corte, nell’accogliere il ricorso della Procura Generale di Milano, ha rinviato ad altra sezione della Corte d’Appello di Milano il giudizio sulla richiesta di indennizzo a titolo di riparazione a favore del cinquantacinquenne di Brebbia presentata dai sui difensori, gli avvocati Patrizia Esposito e Sergio Martelli, dopo l’assoluzione in via definitiva dall’accusa di aver ucciso Lidia Macchi.
Binda è stato sottoposto a carcerazione preventiva per oltre tre anni e sei mesi.
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