L'INCOMPIUTA
Una stazione senza parcheggio
Disagi a Bisuschio: Rfi non ha ancora completato l’opera

È rimasta incompiuta la stazione ferroviaria di Bisuschio, nella quale - nonostante la promessa fatta in occasione dell’inaugurazione della linea - non è ancora stato realizzato l’atteso parcheggio con sessanta posti auto.
È il tassello mancante per completare un’opera importante come la nuova linea internazionale Arcisate-Stabio, alla quale era stato abbinato il ripristino della tratta che raggiunge Porto Ceresio, cosa quest’ultima che non veniva data per scontata.
Così quella di Bisuschio è rimasta l’unica stazione senza un posteggio per la sosta dei veicoli dei viaggiatori, mentre sono stati realizzati nei nuovi scali sulla linea internazionale a Induno Olona, Arcisate e Cantello, così comeo Ceresio.
Al momento, nella stazione di Bisuschio-Viggiù, che serve anche questo paese non raggiunto dalla ferrovia, c’è solo un piccolo spiazzo antistante l’edificio, su via Gioberti, utilizzato per lasciare le auto oltre che dagli utenti del treno anche dai clienti del bar interno alla stazione, ma certo non sufficiente a soddisfare le esigenze dei pendolari.
Nei giorni scorsi, il sindaco Giovanni Resteghini, in attesa come i suoi concittadini, ha di nuovo contattato Rete Ferroviaria Italiana.
«Gli interlocutori cambiano - dice Resteghini - e più volte ci è stato garantito l’inizio dei lavori. Da parte nostra abbiamo approvato il progetto esecutivo. Si tratterebbe, in pratica, di eseguire opere di regimazione delle acque e di asfaltare il piazzale».
Dalla stazione si raggiunge a piedi l’Isis “Valceresio”, in via Roma, unica scuola media superiore nel comprensorio, con diversi indirizzi e frequentato da un migliaio di studenti provenienti da tutti i paesi della valle.
Ci sono poi i frontalieri del paese e di centri limitrofi che potrebbero lasciare l’auto nel parcheggio della stazione di Bisuschio e prendere il treno fino ad Arcisate per raggiungere il luogo di lavoro in Svizzera
Per un certo periodo, l’area in questione era stata utilizzata come deposito nel corso dei lavori di completamento della tratta ferroviaria, proseguiti dopo l’avvio dell’esercizio. Ci sono ancora binari e traversine. Poi tutto è rimasto fermo.
Nei giorni scorsi è stato effettuato da Rfi un intervento di taglio dell’erba e di pulizia, atteso da tempo perché la vegetazione era ormai cresciuta in modo incontrollato.
Peraltro, al sindaco era stato anche promesso il restauro dello stabile dell’ex scalo merci, che verrebbe concesso in comodato d’uso al Comune, che intende utilizzarlo come magazzino per le associazioni. In cambio l’amministrazione si occuperebbe della cura del verde e della pulizia dell’area.
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