L’ULTIMO SALUTO
Addio al ragazzino morto sugli sci
Celebrate a Borgomanero le esequie di Filippo Allorio, 15 anni

Tre iniziative per ricordare Filippo Allorio morto ad appena 15 anni per un incidente sulle piste da sci dell’Alta Valsesia. Le ha formulate nel pomeriggio di oggi, giovedì 30 dicembre, il direttore dei Salesiani di Borgomanero, don Giuliano Palizzi, che ha presieduto il funerale celebrato nel cortile del collegio “Don Giovanni Bosco” dove il giovane frequentava le superiori.
Innanzitutto alla vittima di questa tragedia, che abitava a Invorio, verrà intitolata, con la posa di una targa, l’aula della sua classe, la quinta ginnasio dell’istituto. I suoi compagni in questa occasione hanno deposto un fiore sulla sua bara. Poi don Giuliano ha proposto d’istituire, in sua memoria, una borsa di studio e di dedicargli una giornata dello sport «visto che era un grande appassionato di tante discipline. Magari un torneo di calcetto con squadre anche di altre scuole. Filippo - ha evidenziato il sacerdote all’omelia - è andato in Paradiso dove è stato sicuramente accolto da don Bosco. In tanti in questi giorni mi hanno detto: ma perchè Dio ha fatto morire un ragazzo di 15 anni? Dio non c’entra niente, casomai è il contrario come confermato dalla pagina di Vangelo che parla della resurrezione del figlio della vedova di Nain. Ma purtroppo succedono anche drammi come questi. Mentre noi siamo qui a dare l’ultimo saluto a Filippo, nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo e a Omegna si stanno celebrando le esequie di altre due persone decedute in giovane età, una di 37 anni e una di venti. Anche questo ci deve far capire che la vita è qualcosa di prezioso che va riempita, giorno per giorno, di cose belle e di amore per gli altri».
La funzione è stata concelebrata dai salesiani della comunità di Borgomanero e dal parroco d’Invorio don Marco Annovazzi. Il preside Giovanni Campagnoli insieme a don Giuliano aveva invitato allievi, genitori e insegnanti a stare vicino alla famiglia Allorio.
«Nelle messe di questi giorni ho sempre chiesto - sottolinea Palizzi - di pregare per Filippo e per i suoi cari perchè il Signore li sorregga e li aiuti a sopportare questo dolore». La risposta, afferma il professor Campagnoli, «è stata straordinaria. Tutte occupate le 470 sedie che avevamo sistemato e anche tanta gente in piedi. Poi, visto che molte persone non hanno potuto essere presenti o perchè in quarantena o perchè a trovare i parenti lontano da Borgomanero, abbiamo predisposto un collegamento on line sulla piattaforma Zoom per consentire a tutti di seguire la celebrazione. Questa richiesta di partecipazione e i tanti che ci hanno chiesto cosa potevano fare per stare vicini ai genitori e al fratello di Filippo sono la dimostrazione che la nostra scuola è davvero una comunità».
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