L’ALLARME
Brinzio, torna l’incubo dei lupi
Cerbiatto divorato sul Legnone: esami sulla carcassa

«Ritrovamento di una carcassa di cervo in condizione tipica dopo l’attacco di un lupo».
È così che l’Unità di soccorso tecnico di Varese ha annunciato l’agghiacchiante scoperta effettuata nelle scorse ore sulla mulattiera che porta al Monte Legnone: andando da Varese verso Brinzio, si tratta della vetta situata immediatamente sulla sinistra della Rasa. Praticamente alle porte di Varese e della pianura. Ma davvero si tratta di un lupo? Chissà. Secondo Ust e i primi riscontri avuti, parrebbe possibile.
La vittima dell’assalto è un cerbiatto anche se, dell’animale che era, resta ben poco. Le immagini sono infatti impressionanti: in mezzo alla strada sterrata che, da Villaggio Cagnola porta agli 865 metri del Monte Legnone sono rimaste sul terreno soltanto le zampe posteriori. Come se si fosse in macelleria, il predatore ha completamente ripulito la colonna dorsale. Mentre sul resto della parte anteriore del corpo si è scatenata una vera e propria furia. Carne e ossa sono state letteralmente divorate. Infine, sulle zampe posteriori sono stati ritrovati i segni dei denti incisivi, quasi come se si trattasse di una specie di «firma», di impronta su quanto lasciato sul campo, in mezzo alla strada. Davvero è il caso di gridare «Al lupo, al lupo»? «La carcassa ritrovata in questo modo – spiega Davide Piovesan, direttore della scuola di tecnici SaR dell’Unità di soccorso tecnico – ci fa pensare all’attacco di un lupo. Le zampe posteriori sono integre mentre tutto il resto del corpo dell’animale è stato spolpato. Come previsto in questi casi, abbiamo mandato le fotografie all’ente del Parco del Campo dei Fiori, deputato a questo tipo di studi e classificazione. Ad ogni modo anche le Guardie ecologiche volontarie che si trovavano con noi, hanno concordato che si tratta dell’attacco di un animale selvatico molto grosso».
L’ultimo allarme lupo si era registrato in zona nello scorso novembre, quando nella zona del Locarnese, sul versante ticinese del Verbano, erano state trovate sbranate dieci pecore.
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