LA TRAGEDIA
Briona, Alessandro non ce l’ha fatta
Morto il giovane malato di leucemia. Per lui si erano mobilitati in 2.500

Per salvarlo, in pochi giorni, s’erano mossi in 2.500, tutti pronti a donare le cellule staminali emopoietiche del loro midollo osseo. Purtroppo non è bastato. Alessandro Grazioli, colpito a ottobre da leucemia mieloide acuta che s’era manifestata con febbre e lesioni cutanee, è morto ad appena 26 anni. Da due settimane era ricoverato in ospedale a Bologna per sottoporsi a delle terapie, ma martedì le sue condizioni sono peggiorate in modo irreversibile.
Il giovane abitava a Briona, nel Novarese: ha lasciato il papà Graziano, la mamma Marisa, la sorella Valentina e la fidanzata Maria Chiara. Dopo le giovanili nell’Accademia Borgomanero, dal 2016 giocava come centrocampista nel Sizzano, squadra di Promozione di cui era capitano. Lavorava in una banca; diplomato al liceo scientifico “Alessandro Antonelli” di Novara, s’era successivamente laureato in Economia Aziendale all’Università del Piemonte Orientale e in Economia e Finanza a quella di Milano Bicocca.
A lanciare l’appello, rivolto a chi ha fra i 18 e i 35 anni e un peso corporeo superiore ai cinquanta chili, era stato l’Admo (Associazione donatori midollo osseo) Piemonte che adesso, con un post sulla sua pagina Facebook, ha voluto ricordare Grazioli: «Immersi nelle telefonate che stanno intasando le nostre segreterie, nell’organizzazione degli eventi per riuscire a dare forma all’ondata di generosità che tu hai generato, ci è giunta la notizia che non avremmo mai voluto ricevere. Ma domani ricominceremo perché Alessandro non ci ha lasciato e sarà con noi in ogni scuola, in ogni piazza e in ogni persona che deciderà di iscriversi mettendosi a disposizione dell’altro con un gesto semplice e immenso».
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