IL CASO
Un altro sindaco nel mirino
Volantino contro Merlotti: falsità e ingiurie, parte la denuncia. Solo una settimana fa a Castano Primo l’ennesimo episodio di minaccia contro Giuseppe Pignatiello

Qualcuno potrebbe minimizzare: pasquinate. Però intanto l’ingiuria, la violenza verbale si ripete e non guarda in faccia a nessuno. Neanche ai rappresentanti delle istituzioni. Così, a neanche una settimana dall’ennesimo episodio intimidatorio nei confronti di Giuseppe Pignatiello, sindaco di Castano Primo, che si è ritrovato davanti alla finestra di casa la carcassa di un merlo in putrefazione, segue una seconda denuncia: quella di Fabio Merlotti, sindaco di Buscate, bersaglio di un episodio differente nella forma, ma analogo nella sostanza.
Il volantino sotto accusa
Solo i più mattinieri lo hanno notato, ma è stato sufficiente. All’alba di sabato scorso, sulle vetrine dell’edicola di piazza San Mauro, dove al solito vengono esposti gli strilloni dei vari giornali di cronaca locale, appariva un volantino contenente accuse, illazioni e falsità, condite da insulti all’indirizzo del primo cittadino, del quale venivano annunciate prossime le dimissioni. Ora, è noto che il mandato di Merlotti sia in scadenza il prossimo anno, quando, salvo sorprese, i buscatesi saranno chiamati alle urne in primavera. Altrettanto noto in paese è il fatto che Merlotti, di centrodestra come estrazione e da sempre estimatore del senatore Mario Mantovani, ma pure sostenuto da una lista civica trasversale, stia meditando il ritiro dalla politica per ragioni personali e sia quindi propenso ad escludere di ricandidarsi per un secondo mandato. È però difficile indovinare quali ragioni abbiano potuto spingere all’azione un uomo, per il momento coperto da anonimato, che intorno alle 5 di quella fatidica mattina veniva ripreso da una telecamera ad affiggere il volantino ingiurioso e diffamatorio in bella vista, nella piazza principale del paese.
Le immagini registrate alla stessa telecamera, ora a disposizione degli inquirenti e visionate dallo stesso sindaco, restituiscono come, dopo circa due ore dall’affissione, una seconda persona abbia staccato il volantino da dov’era esposto e se lo sia portato via. Il volantino con insulti e annuncio di dimissioni è quindi rimasto esposto per circa due ore in tutto, ma preso atto del contenuto Merlotti ha comunque voluto andare fino in fondo e sporgere denuncia formale all’Arma dei carabinieri, oltre che smentire pubblicamente i riferimenti a presunte dimissioni. Al sindaco è andata la piena solidarietà delle minoranze, in particolare di Valeriano Ottolini e di Franca Colombo, che per quanto non gli abbiano mai risparmiato critiche e appunti, si dissociano completamente «da questo anonimo che senza argomentare avanza delle considerazioni diffamanti e legalmente inesatte».
Il merlo morto sulla finestra
Mentre i carabinieri prendono atto di questa nuova denuncia, continuano le indagini che la scorsa settimana erano state avviate in seguito alla segnalazione del sindaco di Castano Primo Giuseppe Pignatiello, che davanti a una finestra della sua abitazione aveva trovato la carcassa in putrefazione di un merlo. Pignatiello non ha dubbi: il merlo non è morto lì, e lì non l’ha portato nessun gatto randagio o qualche altro animale. Quella carcassa è l’ennesimo atto intimidatorio nei suoi confronti, dopo le gomme tagliate e il detonatore lanciato in giardino. Il primo cittadino di Castano ipotizza la responsabilità di ambienti legati all’estrema destra, di certo oggi quello del sindaco non è un lavoro semplice.
© Riproduzione Riservata