LA PROTESTA
Liceo Candiani, presidio contro la preside
Cinquanta studenti contestano che abbia chiamato le forze dell’ordine per fermare uno spacciatore

Che la preside avesse chiamato le forze dell’ordine per fermare quel loro compagno che spacciava marijuana fuori dal liceo a loro proprio non era andato giù.
Così questa mattina, lunedì 17 febbraio, una cinquantina di studenti appartenenti a un collettivo ha deciso non solo di non entrare in classe, ma di inscenare un vero e proprio presidio di protesta davanti all’artistico «Candiani».
«La scuola educa, non arresta» era stato scritto eloquentemente sul cartellone che faceva da faro alla manifestazione, poi spostatasi in una vicina area verde. «Non si discute dell’uso della droga, si discute dell’operato della preside» hanno detto gli studenti contestatori. La stragrande maggioranza dei ragazzi però è entrata regolarmente in classe in netto disaccorso con i promotori del presidio, come testimoniato da alcuni scambi di opinione piuttosto forti.
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