UCRAINA
Busto, salvi dopo 20 ore di viaggio
Arrivati nella notte i bimbi salvati da don Giuseppe, oggi arriva Fontana per salutarli

«Via dalle bombe, via dalle bombe». Non conoscono tanto l’italiano i bimbi portati a Busto Arsizio da don Giuseppe Tedesco e da tre bustocchi, ma hanno le idee chiare: in quelle poche parole si legge un concetto chiaro, si doveva scappare e questi amici che ci hanno aiutato sono speciali.
Il gruppo che ha viaggiato per 20 ore a bordo di una macchina e del pulmino dell’oratorio San Giuseppe è arrivato in città alle 4.20 la notte scorsa. Ad accoglierlo il sindaco Emanuele Antonelli, che ha indossato la fascia tricolore per dare il benvenuto ufficiale e ringraziare il sacerdote che ha avviato questo primo “salvataggio” avventuroso e i tre genitori, sulla scia del desiderio di molte famiglie che in estate accolgono i bimbi di Chernobyl di fare qualcosa per loro, di non abbandonarli a bombardamenti, freddo e fame.
Sette ragazzini non accompagnati, una mamma con una neonata di diciotto giorni e un’altra mamma con la figlia sono stati accolti dalle famiglie legate all’associazione Aubam e alla parrocchia San Giuseppe. Per loro qualche ora di sonno e vestiti puliti. Oggi si deciderà come organizzare al meglio la loro presenza in città.
Nel tardo pomeriggio, tra le 18 e le 19, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana incontrerà il sindaco Antonelli e don Giuseppe: sarà l’occasione non solo per un ringraziamento al parroco che tutti ora chiamano eroe, ma anche per una visita agli spazi di Casa Don Lolo, struttura che l’Asst Valle Olona ha messo a disposizione per l’accoglienza dei profughi ucraini.
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