ANIMALI
Abbandoni, estate tragica
La denuncia dei responsabili del canile: quest’anno tocca ai gatti, sette mici scaricati in scatoloni e gabbie

Sette cuccioli in una sola settimana. Il problema dell’abbandono di animali nel periodo estivo sta coinvolgendo in maniera significativa pure i gatti della nostra zona.
Ne sanno qualcosa all’Apar, associazione che gestisce il canile municipale di Busto: «Ogni anno è sempre peggio», si rammarica la referente Anna Gagliardi. «Giustamente si parla spesso dell’abbandono dei cani, ma non sottovalutiamo quello dei gatti: un fenomeno i cui numeri sono ancora più consistenti. Nei mesi estivi la problematica si aggrava, ma anche nel resto dell’anno recuperiamo tanti gatti lasciati per strada».
A luglio i volontari dell’Apar si sono presi cura di ben sette cuccioli, abbandonati in luoghi diversi nel giro di una settimana: «Due li abbiamo trovati in una scatola davanti al rifugio Elia, qui in via Canale», fa sapere Gagliardi. «Altri cinque sono stati individuati da noi e da altri cittadini in varie zone di Busto Arsizio. Sono tutti cuccioli da allattare, il che comporta un grosso lavoro da parte nostra: bisogna infatti nutrirli ogni tre ore col biberon».
Ma la pessima e odiosa abitudine di disfarsi degli animali non sta coinvolgendo solo i cuccioli: «Nei giorni scorsi – continua la responsabile del canile – siamo stati contattati dalla polizia locale, che ha trovato due gatti adulti rinchiusi dentro un trasportino piccolissimo. Uno dei due mici era di grosse dimensioni, faceva davvero fatica a rimanere all’interno della gabbietta».
E non è finita: «Due micette di 7-8 mesi sono state ritrovate in ospedale, luogo in cui da anni non si verificavano abbandoni di animali: cosa che invece accadeva frequentemente negli anni ‘80 e ‘90». L’alto numero di abbandoni (per giunta concentrati nel giro di pochi giorni) sta mettendo a dura prova i volontari dell’Apar. Anche perché, sottolinea Gagliardi, «A Busto non esiste un gattile comunale, perciò dobbiamo farci aiutare dalle associazioni del territorio, come AmiciMici, o dai gattili della zona, ad esempio il Cat Village di Lonate Pozzolo, Gattaland di Gallarate o Mondo Baffo di Cassano Magnago. Prima o poi bisognerà affrontare questa necessità anche nella nostra città. Non dico di costruire un gattile municipale ex novo, ma si potrebbe almeno stipulare una convenzione con le strutture già esistenti».
In ogni caso, non si tratta affatto di casi sporadici: «A parte i gatti che recuperiamo fisicamente per strada – aggiunge Gagliardi – quasi ogni giorno veniamo contattati da cittadini che chiedono aiuto e consigli su come sterilizzare le colonie feline. Diciamo che l’emergenza legata ai gatti c’è sempre. E d’estate diventa particolarmente acuta».
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