L’INIZIATIVA
Busto Arsizio e Gallarate, firme per salvare gli ospedali
Petizione per tutelare le due strutture: obiettivo 5mila adesioni
Una petizione sovraccomunale per mantenere «vivi» gli ospedali di Gallarate e Busto Arsizio . Questa è la strada scelta dal capogruppo di Obiettivo Comune Gallarate, Massimo Gnocchi, e presentata questa mattina, sabato 1 luglio, che ancora una volta vuole mantenere accesi i riflettori sullo stato di salute del sant'Antonio Abate.
Obiettivo: 5mila firme
Una petizione che, come ricorda Gnocchi, non è né di destra né di sinistra perché «la salute pubblica non ha un colore politico». E sono già in molti i cittadini ma anche i titolari di attività commerciali che hanno deciso di sostenere la raccolta firme e, in alcuni casi, di diventarne promotori. E il gruppo di Ocg si è fissato un obiettivo: 5mila firme entro settembre. «Non c'è un numero minimo di firme - sottolinea Gnocchi - ma più siamo e meglio è anche se non dobbiamo farci illusioni perché anche se ne raccogliessimo 10 mila in regione non sono obbligati ad ascoltarci. I politici vivono di consensi sorprendiamogli facendogli capire a quanti sta a cuore la questione dell'ospedale». Serve, quindi, una mobilitazione come quella che ha portato 2 mila persone a manifestare fuori dal sant'Antonio Abate. La raccolta firme è partita questa mattina dal centro e in poco meno di un'ora sono una trentina i moduli distribuiti e sono una quindicina le attività commerciali pronte e diventare un punto di raccolta.
Il testo
Lo scopo della petizione, come si legge nel documento, è di «chiedere la ridefinizione dell'intervento denominato "ospedale unico"" di Regione Lombardia trasformandolo eventualmente in "ospedale nuovo", da far nascere come polo di eccellenza a supporto dei servizi sanitari e ospedalieri di Gallarate e Busto Arsizio, in un nuovo progetto che rilanci sanità territoriale e che investa anche su una struttura di elevata specializzazione frutto di un oculato investimento pubblico».
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