STAZIONE
Emissari Rfi, missione sicurezza
Sopralluogo allo scalo Fs per predisporre le telecamere e risolvere le tante criticità

Il quadro della desolazione è sempre quello. Immutato.
Ma da qualche giorno si è diffusa la notizia di un sopralluogo che ha aperto uno squarcio di luce in mezzo alla depressione di chi frequenta (per lavoro o per usufruire del servizio di trasporto) lo scalo ferroviario delle Fs, in piazza Volontari della Libertà.
In molti hanno infatti notato in settimana un gruppo di persone che ha supervisionato tutte le criticità della struttura. Quegli individui, stando ai bene informati, altri non erano che i tecnici dell’azienda ferroviaria sguinzagliati sul posto a verificare le condizioni dello scalo (foriero di numerosissime lamentele, inviate sia ai recapiti di Rfi che alla stampa) e a capire come stendere un piano di intervento per apportare le migliorie.
In particolare molto tempo è stato dedicato alla questione delle telecamere di videosorveglianza, oggi praticamente assenti anche se è già stato predisposto da tempo tutto quello che servirebbe ad accoglierle. E questi sistemi di controllo sono spesso invocati da tutti quelli che hanno a cuore le sorti della stazione come unica forma possibile per dar tranquillità ai viaggiatori ed evitare quell’innumerevole serie di vandalismi che hanno già fatto piombare nel degrado un comparto rimesso a nuovo solo due anni fa.
I teppismi, d’altronde, sono sotto gli occhi di tutti. Hanno distrutto i servizi igienici in maniera implacabile, si sono verificati nei sottopassi pedonali con il distacco dei pannelli a soffitto, hanno devastato parte dell’illuminazione e il tutto è condito dalla crescita costante dei graffiti, presenti in ogni angolo delle Fs.
Ultimo pezzo del mosaico (brutto) presente in questa realtà inserita nel rione dei Santi Apostoli, riguarda i pericolosi rialzi verificatisi nei pavimenti della banchina.
In questo senso, anche se di notizie ufficiali non ce ne sono, né esistono elementi che possano far conoscere i tempi di intervento, già la sola scelta di inviare personale a stendere una lista delle magagne e a comprendere come intervenire operativamente, ha dato un po’ di coraggio a commercianti e pendolari. Nonché ai componenti dell’Associazione Noi che fa da comitato di quartiere: «Abbiamo visto i tecnici prender nota della situazione e perlustrare lo scalo palmo a palmo - spiegano dal gruppo - quindi ci auguriamo che molto presto si possano vedere gli effetti positivi di questa attenzione, dato che la situazione si sta facendo parecchio complicata».
In particolare è la questione delle telecamere quella che più sta a cuore ai cittadini della zona, «dal momento che le criticità sono tante e quasi tutte si legano alle carenze di presidio, certo migliorabili grazie alla tecnologia».
Intanto l’associazione spera che «da questi rilievi si possa finalmente arrivare all’apertura della velostazione e alla normalizzazione del funzionamento degli ascensori», senza dimenticare la promessa dell’installazione dei tornelli all’ingresso. Per adesso non resta che stringere i denti e sperare che agosto sia già il mese propizio per toccare con mano qualche risultato.
© Riproduzione Riservata